IL MODELLO DIDATTICO ERMENEUTICO ESISTENZIALE

Il processo educativo ermeneutico esistenziale nasce dalla presa di consapevolezza dello persona/studente del suo bisogno/domanda esistenziale, spesso nascosto e inconsapevole. 

È proprio in questa fase iniziale di identificazione del bisogno che il profilo educativo dello studente può dare tutto il suo sostegno. Il profilo educativo infatti identifica, sul piano generale, di gruppo e individuale, i bisogni/domanda che caratterizzano la fase evolutiva che lo studente sta attraversano. Sulla base del profilo generale sarà più facile confrontare il vissuto personale e quello di gruppo e cogliere il bisogno/domanda su cui indirizzare il lavoro di costruzione della risposta. 

La progettazione dei percorsi didattici nella DEE applica un modello di riferimento preciso e dettagliato, nato dalla sperimentazione condotta da alcuni decenni dall’Istituto di Catechetica dell’Università Salesiana e dal centro di ricerca educativa CeRFEE Zelindo Trenti. Il modello ha subito numerosi aggiustamenti e semplificazioni nella prospettiva di renderlo più semplice, comprensibile e praticabile con facilità anche da coloro che non conoscono bene le dinamiche della DEE. 

Il modello è stato costruito nell’ottica della flessibilità e dell’adattabilità alla mutevolezza e diversità dei percorsi di apprendimento del singolo studente e delle diverse situazioni.

Ecco le fasi del modello: 

  • Fase di osservazione 
  • Fase di attuazione del processo didattico 
  • Fase di verifica, valutazione e certificazione della competenza acquisita
  • Fase di riprogettazione. 

1. Fase di Osservazione/ Identificazione della domanda/ Progettazione del percorso didattico

Questa prima fase preparatoria all’intervento educativo, ma necessaria, pena l’inefficacia e l’inutilità dell’azione educativa, si suddivide in alcuni passaggi attraverso i quali: si esplora la condizione di partenza, si traccia il profilo educativo, si individua la domanda, si progetta il percorso per la costruzione della risposta, si verificano e valutano i risultati, si indicano gli ulteriori interventi:

  • Osservazione della condizione educativa: ogni intervento educativo è situato in una condizione preesistente che richiede un’attenta osservazione per cogliere la fase di sviluppo che si sta vivendo.

Può essere utile in questa analisi di identificazione richiamare il profilo educativo generale e comparare le caratteristiche dei segni osservati nella situazione particolare con quelli descritti nel profilo educativo e religioso generale.  Va così costruito il profilo educativo del soggetto che apprende e del gruppo classe nel quale interagisce.   

  • Individuazione della domanda: dopo l’osservazione della situazione di partenza iniziale e la descrizione del profilo individuale e del gruppo classe si dovrà individuare la domanda/bisogno educativa che caratterizza il particolare momento evolutivo e sulla quale si decide di operare l’intervento educativo. Si potrà così definire il motivo educativo conduttore dell’intervento educativo.
  • Progettazione del percorso didattico: una volta identificata la domanda/bisogno si passa alla fase di progettazione che si sviluppa nei seguenti passaggi: 
    • a. individuare l’area di esperienza (identità, relazione, orientamento, affettività, ecc.) e precisare l’elemento qualificante dell’area di esperienza (con sé stesso, o la famiglia, o i pari, o gli adulti, o i docenti, o la classe, o la comunità, ecc.) e scegliere, se è il caso, una precisa condizione del vissuto in cui si manifesta il bisogno (gioco, o studio, o relazione, ecc.) in modo da orientare l’intervento educativo. Si potrà così indicare la competenza da maturare e l’Obiettivo Formativo (OF) dell’intervento educativo,
    • b. Il confronto con i documenti normativi (Indicazioni nazionali, Progetto Educativo, ecc.) è solo orientativo in quanto il dato antropologico descritto nel profilo educativo è già quello che guida tutto il processo. Vanno però ritrovati i nessi con i documenti normativi per collocare esattamente l’intervento nelle aree educative, competenze, obiettivi, abilità previsti dalla normativa vigente ed evitare sfasamenti, sovrapposizioni e inutili ripetizioni.
    • c. Una volta confermato o corretto l’OF, in seguito al confronto con la normativa, si deve passare a definire i passaggi del processo di apprendimento. L’OF deve essere più dettagliato e precisato attraverso gli obiettivi di fase (of) che indicheranno i passaggi intermedi previsti per raggiungere l’OF nel processo di apprendimento
    • d. L’OF e la maturazione della competenza si raggiunge attraverso l’esecuzione del Compito autentico o di vita che deve essere concreto e dettagliato e rispecchiare la situazione problematica (domanda/problema iniziale) che lo studente incontra nel suo vissuto quotidiano.  Il Compito autentico riassume l’OF. Per risolvere il compito si prevedono delle fasi di lavoro (gli Obiettivi di fase). Ogni fase deve prevedere attività di lavoro, su fonti scelte, per consentire poi la soluzione finale del compito. Vengono quindi precisamente stabiliti: tempi di lavoro, metodi, materiali, mezzi, strumenti necessari per la costruzione della risposta alla domanda/problema iniziale.
    • e. Per verificare e valutare i risultati ottenuti con il processo didattico è necessario: indicare un compito autentico di verifica della competenza maturata, una rubrica valutativa con i livelli di maturazione raggiunti (sono previsti almeno 4 livelli).
    • f. Viene definisce la formula di certificazione del livello di competenza raggiunto che verrà comunicata al termine del processo didattico.
    • g. Si segnalano le difficoltà osservate durante il processo e si indica un’ulteriore domanda/bisogno che necessita di intervento didattico.

2. Fase di attuazione del processo didattico 

Dopo la fase di programmazione, si passa alla fase di realizzazione dell’intervento educativo nella prospettiva didattica ermeneutica esistenziale (DEE).  I passaggi costitutivi di questa fase sono la presa di consapevolezza da parte dello studente della sua domanda/problema, la costruzione della risposta, la verifica dello studente della validità ed efficacia della risposta: 

  • La Consapevolezza della domanda si raggiunge attraverso diversi interrogativi, che nascono da una provocazione iniziale e facilitano l’emersione alla coscienza della domanda e la formulazione della domanda mirata
  • La Costruzione della risposta è il cuore di questa fase che consiste nella soluzione del compito autentico. Si tratta di un vero e proprio compito che nasce dalla vita dello studente. Il lavoro collaborativo con il gruppo dei compagni, sui documenti della tradizione selezionati con l’aiuto del docente, permette di elaborare una risposta personale. 
  • Al termine del processo si formula l’ipotesi di soluzione raggiunta attraverso l’elaborazione della risposta. 
  • Alla fine si confronta la soluzione con la situazione di partenza per verificarne l’efficacia. 

Ecco in uno schema i passaggi del procedimento costruttivo:

DEE

DEE

Il significato dei diversi passaggi del processo interpretativo sopra espressi in modo schematico, vengono di seguito sinteticamente esplicitati:

1. La situazione concreta di partenza
Il processo ermeneutico parte dall’analisi della situazione esistenziale problematica vissuta dalla persona. Si possono così cogliere i bisogni/domanda più profondi presenti nella situazione concreta del vissuto. 

2. Le risposte agli interrogativi
Attraverso le prime immediate risposte agli interrogativi emerge la parte nascosta del vissuto e si manifesta il margine di oscurità e d’ignoranza che c’è in ogni situazione esistenziale. 

3. La domanda autentica mirata
La domanda autentica mirata individua ed esprime le indicazioni affiorate dagli interrogativi sulla situazione concreta iniziale. 
Indica la direzione da esplorare e suggerisce il processo di ricerca della risposta. 

4. La ricerca orientata sulle fonti della tradizione culturale
I documenti della tradizione culturale e religiosa custodiscono indicazioni, criteri, conoscenze che possono orientare la costruzione della risposta. 

5. I contributi significativi 
La significatività dei documenti della tradizione, si misura sulla capacità di interpretare la domanda/problema e contribuire alla costruzione della risposta. 

6. Le istanze attuali cui confrontarsi
L’elaborazione prodotta va confrontata con l’originalità della situazione del vissuto personale di ciascuno. Nel confronto si coglie il vero significato della domanda iniziale e prende forma la risposta. 

7. L’elaborazione della risposta
La nuova sensibilità esistenziale maturata nel processo di costruzione della risposta si esprime attraverso i criteri, le parole, i gesti e le espressioni scoperti e acquisiti nel lavoro sulle fonti e nel confronto collaborativo con gli altri. 

8. L’ipotesi di soluzione
La risposta data alla domanda/bisogno presente nella concreta situazione iniziale chiude il processo interpretativo e da voce alla proposta di un nuovo progetto di vita e responsabilità.

Per riassumere:
Il processo costruttivo è iniziato da una problematica presente nel vissuto, si è precisato attraverso gli interrogativi e la domanda autentica, ha trovato una formulazione nel confronto con i documenti della tradizione e nell’elaborazione collaborativa della risposta. L’interpretazione finale rivela il cambiamento avvenuto e propone una nuova condizione esistenziale. Un nuovo processo interpretativo, infine, viene suggerito dagli aspetti che risultano ancora problematici.

  1. Fase di verifica, valutazione e certificazione della competenza maturata

In questa fase deve essere risolto un nuovo compito autentico che dovrà consentire di verificare il reale possesso della competenza che rende capaci di risolvere la domanda/problema
La verifica deve valutare il livello della competenza acquisito con l’aiuto del docente e dei compagni nella fase di applicazione
Per certificare il risultato raggiunto verrà applicata la rubrica valutativa costruita in fase di programmazione che prevede una scala con i livelli di competenza in modo che si possa stabilire il grado di competenza raggiunto, da certificare nell’apposita scheda già predisposta

  1. Fase di Riprogettazione

Dall’osservazione delle prestazioni dello studente nel processo costruttivo e dalla fase di verifica e valutazione della risposta, sempre incompleta, nasce la sollecitazione di un nuovo intervento educativo per rispondere alle nuove situazioni problematiche e alle nuove domande. 
Si avvia così la possibilità di un nuovo processo didattico.

di Roberto Romio