La scelta della tematica di questo numero nasce dalla grande trasformazione culturale originatasi con la Net age (l’età della rete) che a partire dal 1969, anno dello sbarco sulla luna, con la trasmissione del primo pacchetto dati su Arpanet ha proiettato l’umanità nella nuova età del Login, delle piattaforme e della Rete (Cfr. M.Russo, Statosauri. Guida alla democrazia nell’era delle piattaforme, Quinto Quarto, Faenza 2021, pp.29-32).
Il vero cambiamento epocale si inizia ad avvertire diffusamente alla fine degli anni ’90 con la crescita dei nativi digitali, che vivendo in costante contatto con le nuove tecnologie, manifestano nuovi modi di conoscere e di comunicare. 
E’ stata però la pandemia che ha fatto esplodere e toccare con mano a tutti la rivoluzione culturale, economica, sociale e religiosa che si era realizzata sotto i nostri occhi senza che ce ne rendessimo conto. Oggi tutti noi siamo travolti e stravolti dalla prepotenza delle tecnologie digitali che hanno preso possesso del nostro lavoro, delle nostre relazioni, della organizzazione della nostra vita privata e pubblica.
Questo numero intende offrire delle categorie interpretative per comprendere e poter quindi gestire la rivoluzione che stiamo vivendo senza trascurare le componenti affettiva e relazionale della personalità o magari lo sviluppo di abilità pratiche, manipolative e collaborative. L’inevitabile prodotto di questo processo selettivo sarebbero personalità monche, squilibrate e dunque incapaci di essere felici e di contribuire alla felicità degli altri. Buona lettura.