C’è un’ansia di cambiamento nel mondo. Papa Francesco la raccoglie nei suoi gesti e nelle sue parole, specialmente in un tempo di crisi quale quello che stiamo vivendo. E chiaro che abbiamo tutti bisogno di capire che cosa ci sta accadendo, di dare una lettura umana e spirituale di quel che viviamo. Francesco, come si comprende in questo volume, assimila la visione di sant’Ignazio di Loyola così come emerge negli Esercizi Spirituali. E afferma che i «desideri allargano il cuore»: è in essi che «si può discernere la voce di Dio» nella storia di oggi. Immergendoci in queste pagine ritroviamo le chiavi per comprendere l’esperienza religiosa e i criteri di azione del primo Papa gesuita della storia della Chiesa, e oggi unico leader mondiale dall’impatto veramente globale. Quello di Francesco è un invito alla ricerca, al cammino, al vivere un’inquietudine che ci libera dalle «reti e catene» dell’ipocrisia e del peccato, così come dalle «false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti». Questo volume ci aiuta a capire il Pontefice e la sua convinzione di quanto sia importante l’utopia intesa non come astrazione, ma come forza vitale e apertura al futuro a partire dal reale, da ciò che si è.
 
Descrizione
Titolo: L’ enigma Bergoglio. La parabola di un papato

Autore. Massimo Franco
Editrice:
Prezzo: 17.00E.
Editore: Solferino
Pagine. 336
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 24 settembre 2020
EAN:9788828204206
 
 
Massimo Franco, la governance del Papa sta spaccando la Chiesa
Massimo Franco
“Temo che questo pontificato si stia avvitando sempre di più: la cosa paradossale è che era chiamato a ricucire le spaccature di una Curia che aveva un modello di governo che con Benedetto XVI non ha funzionato. Ora l’impressione è che la Chiesa sia più divisa di prima con conseguenze drammatiche per il suo destino: il Papa che doveva rievangelizzare il mondo, a partire dal suo Sudamerica, è invischiato in una crisi di governance e di linee magisteriali”. Massimo Franco, editorialista del Corriere della Sera, dà alle stampe la sua ultima fatica con un titolo lapidario e che non potrebbe essere più appropriato mentre da ieri si consuma la nuova clamorosa vicenda vaticana con le dimissioni choc del cardinale Angelo Becciu. “L’enigma Bergoglio. La parabola di un papato”, edito da Solferino, mette a fuoco i punti critici e le debolezze del papato bergogliano a sette anni dall’elezione che aveva entusiasmato nei cinque continenti.
L’analisi di Franco è lucida e determinata: “Dal giorno della sua elezione, Francesco è stato il personaggio pubblico del mondo cattolico per antonomasia. Una novità rivoluzionaria per la Chiesa che ha creato attese e speranza enormi ma dopo sette anni di pontificato forse è il momento di chiedersi se lo schema del Papa ‘accerchiato’ non vada aggiornato”. I punti problematici sono tanti e Franco li analizza tutti nel volume: un papato nato nel segno della trasparenza oggi non lo è più, immerso in un incantesimo purgatoriale in cui convivono popolarità e veleni, promesse di palingenesi e scandali, comitati di affari e gesti di solidarietà. Ma Papa Francesco come potrebbe uscire dall’angolo? “Io riporto nel libro – spiega Franco all’ANSA – anche le osservazioni di chi mi ha detto, ma questo Papa sembra di aver già detto tutto. C’è una specie di esaurimento dei temi e dei messaggi. E purtroppo proprio la sua Argentina che doveva essere il laboratorio di una nuova chiesa è in preda a una situazione politica che rievoca vecchi regimi ed è il contrario di quello che Bergoglio vorrebbe. Non a caso lui non la visita. anche lì ha spaccato invece di unire. Non credo che percorrerà la strada delle dimissioni che sarebbe un’altra crisi nel governo della Chiesa e accentuerebbe quello che già fa polemica ed è il centro del problema: il metodo divisivo.Francesco è stato chiamato perchè il modello di governo precedente aveva fallito. Bergoglio ha cercato di sostituire quel modello con il modello Santa Marta che però è scivolato in un modello di potere personalistico affidato a selezioni misteriose della classe dirigente”. Franco sottolinea ulteriori risvolti internazionali del pontificato. “L’uscita del segretario di stato americano Pompeo sul rinnovo dell’accordo per la nomina dei vescovi in Cina, raggiunto dal Vaticano con Pechino e che sarà rinnovato ad ottobre, è stata una ingerenza, una completa ingerenza. Ma ha toccato un nervo scoperto di questo pontificato: Francesco non ha detto una parola sui moti di Honk Kong per salvaguardare un accordo di cui nessuno conosce il contenuto. Pompeo ha interferito ma ha avuto anche gioco facile nel denunciare apertamente quelli che in effetti sono i punti deboli della strategia internazionale del pontificato”.
Di Nina Fabrizio, Ansa.it, 25 settembre 2020