Il diritto inalienabile all’educazione

L’articolo 3 della nostra Costituzione sancisce che la Repubblica italiana ha il dovere di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
Nella Costituzione pastorale Gaudium et Spes  si evidenzia ,  invece, in particolare al n.4, che “tuttavia una gran parte degli abitanti del globo è ancora tormentata dalla fame e dalla miseria e intere moltitudini non sanno né leggere né scrivere”. Per questo motivo anche la Chiesa nella dichiarazione conciliare Gravissimum Educationis, ha ribadito che ogni uomo ha il diritto inalienabile all’educazione e che “la vera educazione deve promuovere la formazione della persona umana sia in vista del suo fine ultimo, sia per il bene dei vari gruppi di cui l’uomo è membro ed in cui, divenuto adulto, avrà mansioni da svolgere”. Dunque, sulla stessa linea d’onda di quanto contemplato nell’art. 3 della Costituzione, la Chiesa si impegna ad aiutare i giovani a sviluppare le loro capacità fisiche, morali ed intellettuali al fine di condurre in modo soddisfacente “la loro vita personale e la conquista della vera libertà”.

San Francesco di Sales, Un progetto di formazione integrale

Quattro secoli fa  tutto questo era già stato messo in atto da san Francesco di Sales e la presentazione del nuovo testo di don Moran Wirth: avvenuta giovedì 9 dicembre presso l’aula Juan Vecchi  dell’UPS, ha voluto rimarcare proprio questo aspetto.
Dopo i saluti e una breve introduzione del decano della facoltà di teologia don Antonio Escudero, i docenti Michal Vojtas e Wim Collin hanno presentato alcuni aspetti del progetto educativo del santo savoiardo, contraddistinto più da una modalità pratica e pastorale che da un sapere meramente trasmissivo.
Si è parlato di un “progetto di formazione e di educazione integrale della persona”, visto che ogni essere umano è chiamato a perfezionare se stesso  in tutte le sue dimensioni come individuo: “i sensi del corpo, le passioni e gli affetti dell’anima, le facoltà spirituali della memoria e dell’intelletto, e in modo particolare il cuore, sede della volontà e della libertà”. Alla fine l’autore del testo ha concluso la serie di interventi facendo una breve ma illuminante panoramica su alcuni riferimenti  biografici e sull’attività pastorale di san Francesco di Sales.

Dio padre misericordioso

Dalle parole di don Wirth è emerso quanto Francesco di Sales da ragazzo fosse ossessionato dalla dottrina della predestinazione di Calvino disperando nella possibilità di salvezza. Con l’aiuto della Madonna, in seguito, è riuscito a superare questo timore e a conoscere così il vero volto di Dio come padre misericordioso. Da vescovo  e da educatore, infatti, non mancherà mai di sottolineare questo aspetto: è una cosa buona indirizzare il pensiero alla giustizia di Dio che punisce il peccato, “ma è cosa migliore benedire la misericordia che ci purifica” (L8114). Quindi, anche se talvolta è necessario un pizzico di severità per ricondurre la pecorella smarrita all’ovile, in ogni caso “la correzione dovrà essere praticata senza animosità.

Educare con amore: il metodo preventivo

I rimproveri che un padre rivolge con dolcezza e amabilmente al figlio per correggerlo sono assai più efficaci rispetto a un suo agire da irritato e sdegnato”. L’educazione è maggiormente efficace se compiuta con amore piuttosto che con la durezza. E’ chiaro il riferimento a tale concezione da parte di don Bosco, il quale ne prenderà spunto per il suo metodo preventivo.

L’educazione come Unidiverso

San Francesco di Sales accomuna  la dolcezza  con la carità  , anzi,  “la dolcezza è la forma salesiana concreta di vivere la carità”. Al centro della  sua attività pastorale spicca comunque l’interesse per l’ educazione intesa come formazione integrale della persona. Integrale perché copre i diversi aspetti della vita di ogni uomo: “il corpo con i suoi cinque sensi, l’anima con le sue dodici passioni e con l’immaginazione e, infine, le facoltà dello spirito che sono l’intelletto, la memoria e la volontà, facoltà suprema della persona”. Questa molteplicità di dimensioni che è costitutiva dell’essere umana da Francesco di Sales viene denominata con un termine anomalo: Unidiverso. Tale concetto viene meglio specificato con questo paragone: “il sole non illumina di meno una rosa quando la illumina insieme ad altri mille milioni di fiori di quanto non farebbe se guardasse lei sola”.

Religione e vita sociale

Dal suo progetto di formazione comunque non si può non fare cenno all’importanza della religione, come strumento di raccordo tra l’umano e il divino e l’impegno nella vita sociale. Egli, infatti, si propone di insegnare “il rispetto della dignità di ogni essere umano, il valore della famiglia e del lavoro, la cortesia, la necessità del riposo e il modo di essere un buon cittadino. Tutti questi temi ricordano l’importanza dei rapporti sociali e allo stesso tempo la rilevanza della civiltà e della buona educazione. E’ un argomento di grande attualità -conclude don Wirth- in un’epoca in cui l’esasperato individualismo rischia di lacerare il tessuto sociale”.

Marco Mancini

 

Indicazioni

Titolo: San Francesco di Sales. Un progetto di formazione integrale
Autore: Morand Wirth
Editrice: LAS
Anno: 2021
Pagine: 184
Prezzo: 10,45 Euro
ISBN: 978-8821315138