PREMESSA
La scelta di scrivere un testo di Religione (IRC) per la secondaria di II° grado si inserisce in un progetto più ampio teso a costruire una proposta educativa verticale che accompagni studenti e docenti nel percorso che va dall’entrata nel primo ciclo di istruzione fino alla sua conclusione nel secondo ciclo.
Il progetto ha già avuto una sua prima realizzazione con la pubblicazione del testo, per la secondaria di primo grado, La gioia dell’incontro (Piemme Scuola), in adozione nell’anno scolastico 2015/2016.
L’unitarietà della proposta è costituita dal riferimento dei tre testi alla prospettiva pedagogico didattica denominata: Didattica Ermeneutica Esistenziale (DEE). Il modello della DEE si propone di mettere al centro del processo di maturazione delle competenze religiose la domanda esistenziale del soggetto che apprende non i contenuti religiosi da trasmettere.  Il percorso d’apprendimento si realizza nel circolo ermeneutico, che parte dalla presa di consapevolezza della domanda educativa e, passando attraverso il confronto con i documenti della tradizione, arriva alla costruzione della risposta. (Per una migliore comprensione della prospettiva didattica della DEE alleghiamo a questo progetto una presentazione in Ppt).
Siamo convinti che la DEE sia in grado di rispondere alle istanze di innovazione che la scuola sta vivendo in questa stagione storica e alle richieste di motivazione soggiacenti agli atteggiamenti, a volte provocatori, degli studenti.
Il testo accoglie pienamente le spinte al cambiamento che anche l’insegnamento della religione cattolica (IRC) oggi vive. Ma insieme fa tesoro di tutta la ricchezza delle risorse religiose che la tradizione ci consegna rendendole accessibili e manipolabili dagli studenti.
Tra i punti di forza innovativi che il testo propone:

  1.  Le Unità di apprendimento: costruite nella logica del metodo ermeneutico esistenziale, sono effettivamente applicabili all’ora di lezione. Sono state infatti sperimentate sul campo da vari docenti ed hanno una loro “tradizione” consolidata.
  2.  Il libro di testo: è pensato come strumento di lavoro a vari livelli:

– può essere usato come il tradizionale libro di testo per lezioni espositive frontali o dialogate;
– può costituire il supporto per lezioni orientate al coinvolgimento diretto degli studenti attraverso una modalità didattica “drammatizzante”;
– può costituire la base per la creazione di un intervento laboratoriale.
Ogni fase dell’unità suggerisce, nel suo percorso, queste tre modalità applicative lasciando al docente e agli studenti la scelta più adeguata alla situazione didattica vissuta.
Ciascuna delle quattro fasi dell’unità costituisce, pur nel processo didattico unitario, una situazione di apprendimento autonoma, auto sussistente e in sé conclusa. Ciò consente di effettuare dei brevi interventi didattici significativi anche in condizioni precarie e problematiche.
 
3.  I contenuti: restando del tutto aderente alle indicazioni nazionali l’opera presenta una scelta di  testi molto ampia e aperta al dialogo con le altre religioni, con la cultura attuale, con i grandi temi etici che fanno presa sui giovani delle scuole superiori.
 
4. Lo stile: ove possibile viene privilegiata la scelta di testi agili, con stile giornalistico, periodi brevi, domande e risposte, che permettano allo studente di farsi una idea in maniera rapida e interessante dei temi trattati.
 
5. Il testo sarà arricchito da un “aggregatore” in grado di fornire al docente e agli studenti un’ulteriore serie di materiali raccolti in una sezione “on line”, ma indicati anche nel testo cartaceo. Una documentazione arricchita da testi, immagini, filmati, video, ecc. catalogati secondo parole chiave relative ai temi trattati e adatta ad ampliare le attività proposte nel testo. Alcune funzionalità in grado di generare in automatico delle presentazioni (Power Point o simili) potranno arricchire l’aggregatore.