IPOTESI PER STESURA DI UN TESTO ADOZIONALE

DI RELIGIONE CATTOLICA PER LA SCUOLA PRIMARIA

 

CON GIOIA!

 

1. PREMESSA

 
La nostra scelta di scrivere un testo di Religione (IRC) per la scuola primaria si inserisce in un progetto più ampio teso a costruire una proposta educativa verticale che accompagni studenti e docenti nel percorso che va dall’entrata nel primo ciclo di istruzione fino alla sua conclusione nel secondo ciclo.
Il progetto ha già avuto una sua prima realizzazione con la pubblicazione del testo, per la secondaria di primo grado, La gioia dell’incontro (Piemme Scuola), in adozione nell’anno scolastico 2015/2016. Sarebbe nostro desiderio far seguire nel 2016/17 la pubblicazione di un nuovo testo per la secondaria di II° grado. E infine, nel 2017/18, un testo per la scuola primaria, di cui presentiamo il progetto, dovrebbe concludere la nostra proposta.
L’unitarietà della proposta è costituita dal riferimento dei tre testi alla prospettiva pedagogico didattica denominata: Didattica Ermeneutica Esistenziale (DEE). Il modello della DEE si propone di mettere al centro del processo di maturazione delle competenze religiose la domanda esistenziale del soggetto che apprende non i contenuti religiosi da trasmettere. Il percorso d’apprendimento si realizza nel circolo ermeneutico, che parte dalla presa di consapevolezza della domanda educativa e, passando attraverso il confronto con i documenti della tradizione, arriva alla costruzione della risposta. (Per una migliore comprensione della prospettiva didattica della DEE alleghiamo una presentazione in Ppt).
Siamo convinti che la DEE sia in grado di rispondere alle istanze di innovazione che la scuola sta vivendo in questa stagione storica e alle richieste di aggiornamento dei docenti e di motivazione degli studenti.
Il testo accoglie pienamente le spinte al cambiamento che anche l’insegnamento della religione cattolica (IRC) oggi vive. Ma insieme fa tesoro di tutta la ricchezza delle risorse religiose che la tradizione ci consegna rendendole accessibili e manipolabili dagli studenti.
 

2. LA PROSPETTIVA PEDAGOGICO-DIDATTICA

 
In questa breve presentazione si elencano gli elementi che vanno a comporre l’orizzonte interpretativo entro cui si intende progettare ed elaborare questa proposta didattica adozionale per la Scuola Primaria, cioè:
– i vincoli dei documenti istituzionali
– la prospettiva della didattica ermeneutica esistenziale (DEE)
– la dimensione relazionale affettiva
 

a. I vincoli dei documenti istituzionali

Insieme agli obiettivi e alle mete formative definite a livello istituzionale, sono quattro gli aspetti essenziali esplicitati nelle Indicazioni Nazionali per l’Insegnamento della Religione Cattolica da far incontrare in modo efficace e proficuo con il contesto e le esigenze degli alunni:
– il confronto esplicito con la dimensione religiosa dell’esperienza umana, riconosciuta come insostituibile per la formazione globale della persona, capace di far riflettere sui grandi interrogativi dell’uomo e della vita;
– l’opportunità di proporre percorsi di sintesi, che aiutino gli alunni a costruire mappe culturali in grado di ricomporre nella loro mente una comprensione unitaria della realtà;
– la comprensione del patrimonio storico, culturale ed umano della società italiana di cui la religione cattolica è parte costitutiva;
– la formazione di persone capaci di dialogo, comprensione e rispetto delle differenze, in un contesto di elevato pluralismo.
 

b. La prospettiva della Didattica Ermeneutica Esistenziale


La prospettiva del libro Con gioia! è diversa da quella che si ritrova solitamente nei testi di religione cattolica in uso, in cui si privilegiano i contenuti, presentati di volta in volta nel percorso didattico come dati di fatto.
Presentazione della didattica ermeneutica esistenziale (1)
Si tratta di una metodologia pedagogico – didattica che mette come punto di partenza e al centro dell’itinerario formativo le domande esistenziali di cui l’alunno è portatore, per costruire, attraverso l’incontro autentico con fonti diverse, anche religiose, cristiane e cattoliche, delle risposte, non sempre esaustive, ma stimolanti per proseguire nel cammino di ricerca, crescita e confronto.
Sostanzialmente si vanno a comporre i tasselli iniziali della competenza religiosa, intesa come capacità di espressione sempre più consapevole dell’esperienza religiosa umana personale e collettiva.
La complessità della società odierna è un fatto riconosciuto e analizzato da più punti di vista; la prospettiva della Didattica Ermeneutica Esistenziale utilizza l’esperienza e la potenzialità formativa dei contenuti dell’Irc per guidare il processo di maturazione della persona.
Le fasi del percorso ermeneutico sono di conseguenza differenti da quelle previste nella didattica tradizionale:
 
LA VITA E LE SUE DOMANDE (VITA E INFINITO);
dalla condivisione dei vissuti, delle esperienze e dalle conoscenze già acquisite nascono le domande. Compito dell’insegnante è far emergere nel gruppo la dimensione esistenziale, con un gioco, un testo, un’immagine, una canzone, un’esperienza pratica…per arrivare alla dimensione religiosa, alla percezione del mistero;
 
– LA CULTURA MI DICE… (CULTURA);
i contenuti culturali offrono delle risposte;
 
– LE FONTI RELIGIOSE E CRISTIANE MI DICONO… (FONTI RELIGIOSE);
la dimensione religiosa dell’esperienza umana spinge a cercare, confrontarmi e riflettere anche su altre risposte;
 
– RIELABORAZIONE PERSONALE E/O DI GRUPPO (ESPRIMERE E FARE);
è il momento di tentare una risposta che può essere individuale o frutto della riflessione del gruppo realizzata attraverso un compito autentico.
 

c. La dimensione relazione affettiva

 
La proposta del testo di muove nell’ambito di quel consenso oggi generale che considera l’apprendimento come un processo attivo e costruttivo, in cui entrano in gioco fattori e competenze di ordine cognitivo, metacognitivo e comportamentale, ma anche emotivo e motivazionale.
Il cammino di crescita avviene quindi in un tessuto di relazioni ed emozioni di cui è fondamentale tenere conto nella progettazione di un testo da utilizzare in classe.
Limitare l’impatto delle emozioni negative e supportare le emozioni positive, insieme al confronto con i pari e l’adulto, rappresentano la spinta per guidare e potenziare gli apprendimenti in vista di una comprensione sempre maggiore dell’esperienza e della realtà non solo religiosa.
 
Teresa e Sabrina Albertini