Le Unità di Apprendimento

Premessa metodologica generale

 
L’UdA è il cuore dell’attività didattica. E’ il momento in cui si realizzano tutti i desideri di una didattica innovativa e autenticamente a servizio del processo di crescita personale e di apprendimento degli alunni.
Ogni UdA, nel rispetto delle linee richieste dalla DEE, vive di tre momenti fondamentali (cfr. Guida per il docente, pag. 49 – 51. Lo schema generale è identico per tutte le UdA):
1. progettazione : esplicitazione delle intenzioni educative e dei passaggi del processo di apprendimento).
 
2. L’applicazione: le azioni in aula che costruiscono la risposta.
 
A questo proposito, si ritiene utile ribadire alcune idee che derivano dallo sforzo di applicare correttamente la DEE e che valgono per tutte le UdA che verranno programmate e svolte durante l’anno scolastico.
Si presterà attenzione a:

              • Far percepire che il problema selezionato è fortemente saldato sulla condizione esistenziale degli alunni di questa età. Fin dalle prime battute, bisognerà far emergere la consapevolezza che tutta la complessa problematica è sollecitata continuamente e quotidianamente dalla loro vita scolastica, familiare e sociale.
              • Non mancherà il riferimento alla dimensione culturale (che tocca anche l’ambito religioso e specificatamente quello cristiano – biblico) attraverso materiale (documenti, fonti) significativo che verrà indagato in modo da ampliare il tema affrontato: da fatto personale a questione sociale, da esperienza transitoria a problematica universale; da questione empirica a dimensione metafisica/multidisciplinare.
              • Organizzare il percorso in modo coerente affinché la risposta non sembri calare aprioristicamente ma sia frutto di ricerca, preferenzialmente collettiva. “Ermeneutica” è l’aggettivo qualificante il lavoro scolastico in quanto l’attività permette a ciascun alunno di costruire la propria visione di vita, di rafforzare la personale competenza riflessiva e di apprendere una matura sensibilità verso il problema affrontato.
              • Una modalità da preferire sarà quella di far lavorare in piccoli gruppi e di raccogliere gli elaborati in modo da socializzarli con tutta la classe: ciò permette di ampliare il raggio della riflessione personale e di far scoprire la meravigliosa e arricchente complessità del tema proposto. Il ruolo dell’insegnante in questa situazione è di supporto e di osservazione (anche mediante una tabella).
              • Giungere effettivamente ad una risposta (o meglio, a più possibili risposte) che sia valutata come efficace (= che dica qualcosa alla vita del preadolescente e che possa anche essere osservata attraverso un comportamento più responsabile in classe).

 
3. La valutazione: con il compito autentico si mette in esercizio la competenza che era stata predefinita.
Ogni alunno sarà dotato di un quaderno attivo per lo svolgimento degli esercizi, sia per la raccolta delle risposte personali che dei contributi dei compagni. Inoltre nel quaderno saranno raccolte anche le acquisizioni che man mano la classe, con l’aiuto e la guida dell’insegnante, ritiene che debbano essere segnalate. Il quaderno è importante per mantenere la memoria del cammino percorso, in una attività che è prevedibilmente svolta in molte ore di lezione.
 
Per quanto riguarda il lavoro di gruppo riprendiamo quanto è reperibile anche nella Guida per il docente (cfr. Guida, pag. 77):
A proposito della formazione di un gruppo di lavoro si terrà conto di alcuni accorgimenti.
Si alternerà l’attività in diverse modalità:

              • individualmente,
              • a coppie con il compagno di banco o con un compagno assegnato,
              • a gruppi liberi (i ragazzi si scelgono autonomamente)
              • o gruppi predisposti dall’insegnante
              • oppure casuali.

I gruppi non saranno superiori a 4 alunni e con un tempo non troppo generoso, massimo 10-15 minuti.
Soprattutto nella fase 2 e 3 non mancano ampliamenti: proposte di film e immagini “per capire” arricchiscono l’offerta di materiale didattico alternativo o integrativo.
Come è stato dichiarato nel piano di lavoro annuale, questa presentazione dovrà essere tenuta presente nelle UdA che saranno proposte per la sperimentazione nel corso dell’anno scolastico.