La chiusura delle scuole prima, la sospensione delle attività parrocchiali poi, con la successiva impossibilità di celebrare comunitariamente l’Eucaristia e i sacramenti ci ha lasciati inizialmente disorientati, ma nella consapevolezza di collaborare attraverso tali scelte al bene di tutti.

Dopo le prime reazioni ci siamo chiesti: come non interrompere l’insieme di relazioni che hanno preso vita, o che si sono consolidate in un ambiente come quello della parrocchia che guarda al di là dei propri ristretti confini e che nel quotidiano tenta di porsi al servizio del territorio e dei suoi abitanti?

Non potevamo delegare o chiuderci nella nostra paura senza far sentire la nostra presenza soprattutto ai bambini, ai ragazzi e alle loro rispettive famiglie.

Dopo l’impatto dei primi giorni ci siamo resi conto che questo potrebbe essere il ‘tempo favorevole’ per fermarci, mettere cosi da parte le tante iniziative ed eventi programmati e ripartire da ciò che veramente conta, come ad esempio le relazioni e il rapporto quasi personale con i nostri ragazzi, cosi seppur fisicamente distanti, ci siamo attivati attraverso i mezzi più semplici della tecnologia per dire e far sentire un primo messaggio: ci siamo e vogliamo esserci.

Anzi ancora di più, desideriamo far sentire la vostra vicinanza e la vostra presenza. Questo messaggio è stato formulato ed espresso in vari modi favorendo la creatività di ogni catechista, stimolando i genitori per quanto riguarda i bambini di prima comunione o incoraggiando i ragazzi stessi della Cresima. L’attività diversificata e originale dei catechisti. apprezzata da ragazzi e famiglie, è stata supportata, sia da una programmazione in streaming, sia nella trasmissione online delle celebrazioni quotidiane facendo sentire così una certa familiarità soprattutto nella Messa domenicale.

 

Nello specifico, per quanto riguarda i ragazzi di Cresima

insieme ai loro catechisti, abbiamo deciso di ripartire da ciò che più ci dispiaceva sacrificare e abbiamo avvertito come  un significativo punto di ripresa: i vangeli della Domenica che in questa Quaresima riportano incontri interessanti. Attraverso brevi e originali video abbiamo posto ai ragazzi delle domande sotto forma di quiz a premi con l’obiettivo, sia di avere un contatto diretto con la pagina del Vangelo in questione, sia di approfondirne il significato cogliendone il messaggio principale. Il lancio delle domande ha un tempo per la risposta da inviare personalmente ai catechisti, in modo da poter avere un riscontro personale e rafforzare ulteriormente il rapporto. La riflessione dei ragazzi verrà poi condivisa nella messa domenicale. Sul tema della domenica quotidianamente sono stati inviati, messaggi e video, per far riflettere i ragazzi e soprattutto far sentire che siamo li per loro.

 

Per i bambini di prima comunione

abbiamo pensato di condividere i disegni realizzati da loro con l’hastag #andràtuttobene, anche questi condivisi poi nella messa domenicale. Con tanta creatività le catechiste si sono messe in gioco proponendo ai genitori lavoretti o messaggi adatti a coltivare la piccola luce della fede nella vita dei nostri fanciulli.

 

Questa è stata una prima partenza.

La speranza è che gustando la bellezza di queste relazioni ognuno di noi torni, se pur fisicamente distante, ad essere compagno di viaggio per l’altro nel comune cammino della vita e della fede. Il tempo particolare che stiamo vivendo ci insegni ad attivare in noi quei processi di ricerca di quella feda autentica e genuina che può trovare nell’ambiente familiare la sua più bella espressione. Una ricerca della fede che coinvolge e unisce tutte le generazioni e allo stesso tempo da spazio alla novità di Dio, che parla e agisce nella vita quotidiana.

Don Giuseppe Surace, vice parroco della parrocchia Santa Felicita, Roma