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Rallegriamoci, perché oggi è nato il Salvatore. Nessuno può essere triste, perché oggi è il natale della vita, che toglie il frutto della morte e ci riempie con la letizia della promessa di vita eterna. Nessuno sia escluso dal partecipare a tanto giubilo, perché a tutti è comune il motivo della gioia: il nostro Signore, distruttore della morte e del peccato, siccome non ha trovato nessuno libero da colpa, così è venuto a liberare tutti.
Esulti il santo, perché si avvicina alla palma. Goda il peccatore, perché è invitato al perdono. Si faccia animo il pagano, perché è chiamato alla vita. (Leone Magno, Sermoni, 21)
Il Signore di tutto è disceso su di essa, Dio si è fatto uomo, l’Antico è diventato fanciullo; il Signore si è fatto uguale al servo, il figlio del re si è reso come un povero errabondo. L’essenza eccelsa si è abbassata ed è nata nella nostra natura, e ciò che era estraneo alla sua natura lo ha assunto per il nostro bene.
Chi non contemplerà con gioia il miracolo che Dio si è abbassato assoggettandosi alla nascita? Chi non si meraviglierà vedendo che il Signore degli angeli è stato partorito?
Credilo senza dubitarne e sii convinto che tutto in verità si è svolto proprio così! (Efrem Siro, Inno per la nascita di Cristo, 1)