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“Una speranza ostinata”: un libro sull’esperienza della deportazione – di Max Mannheimer

La sveltezza e la grazia del testo, scritto negli anni Sessanta ma tradotto solo adesso in italiano (e pubblicato da Add Editore), sono probabilmente una conseguenza della sua genesi particolare. Nel dicembre 1964 Mannheimer viene ricoverato in un ospedale per un intervento alla mascella. Il referto istologico gli viene consegnato in ritardo e lui si convince di essere prossimo alla fine. Freneticamente butta giù il diario della propria giovinezza e della prigionia per consegnarlo in tempo alla figlia Eva, alla quale non ha mai avuto la forza di raccontare. In questo senso, Una speranza ostinata è il doppio speculare di un altro ricordo della Shoah apparso di recente: E tu non sei tornato (Bollati Boringhieri), la lettera commovente che Marceline Loridan-Ivens ha indirizzato al padre perso nello stesso campo di concentramento. Sono gli ultimi dispacci da un mondo, quello dei sopravvissuti, che è in procinto di scomparire. Un nuovo passaggio cruciale della Shoah: l’inizio del tempo infinito senza testimoni diretti, un tempo insidioso nel quale l’atto di tramandare diverrà sempre più faticoso.

Di |2016-09-23T12:36:04+02:00Settembre 23rd, 2016|Approfondimenti, Sussidi|Commenti disabilitati su “Una speranza ostinata”: un libro sull’esperienza della deportazione – di Max Mannheimer

“No Borders”: un documentario per raccontare la solidarietà e le ragioni dei migranti

"No Borders", primo documentario italiano in Realtà Virtuale, diretto da Haider Rashid e di cui Elio Germano è narratore ed intervistatore, esplora la crisi dei migranti in Italia. Documentando l’esperienza dei volontari e degli spazi autogestiti dedicati all’accoglienza, il film si muove tra il Centro Baobab di Roma - dove molti migranti che transitano per la capitale si fermano nel loro tragitto verso nord - ed il presidio No Borders di Ventimiglia, città di frontiera diventata ormai simbolo dell’emergenza migranti e della lotta contro la chiusura delle frontiere. Elio Germano, attore, rapper ed attivista sociale, fa da narratore in questo percorso di scoperta, cercando di andare oltre alla propaganda politica di sfruttamento del fenomeno migratorio, per riuscire ad esporre le ragioni profonde che spingono centinaia di migliaia di donne e uomini a sfidare la morte pur di abbandonare guerre e miserie.

Di |2016-09-20T18:20:39+02:00Settembre 20th, 2016|Approfondimenti|Commenti disabilitati su “No Borders”: un documentario per raccontare la solidarietà e le ragioni dei migranti

Nuovo dicastero vaticano per il Servizio dello sviluppo umano integrale: Papa Francesco di occuperà personalmente di profughi e migranti

Nell’attribuzione di servizi che la Curia romana è chiamata a rendere alla Chiesa universale papa Francesco si interesserà personalmente e direttamente dei profughi e migranti, nei modi che ritiene opportuni. È così stabilito nello statuto del nuovo dicastero vaticano per il Servizio dello sviluppo umano integrale. E' un modo incisivo per sottolinearne che «non può esserci oggi un servizio allo sviluppo umano integrale senza una particolare attenzione al fenomeno migratorio».

Di |2016-09-01T16:19:07+02:00Settembre 1st, 2016|Approfondimenti|Commenti disabilitati su Nuovo dicastero vaticano per il Servizio dello sviluppo umano integrale: Papa Francesco di occuperà personalmente di profughi e migranti

«Italiano, anch’io. L’immigrazione nell’Italia che cambia»: al MeM – Galata Museo del mare di Genova

Il nuovo allestimento permanente nel padiglione Mem, Memoria e migrazioni, del Galata Museo del mare di Genova, sarà inaugurato domani 29 giugno 2016. Già dal titolo, «Italiano, anch’io. L’immigrazione nell’Italia che cambia», il percorso indica un orientamento educativo: la volontà di trasformare una presunta «categoria», quella degli immigrati, in persone con la propria individualità e la propria storia, e renderli così meno «alieni» ai nostri occhi.

Di |2016-06-29T01:18:09+02:00Giugno 29th, 2016|Approfondimenti|Commenti disabilitati su «Italiano, anch’io. L’immigrazione nell’Italia che cambia»: al MeM – Galata Museo del mare di Genova

“Les Sauteurs”: premio Tasca d’Almerita al miglior film documentario di E. Wagner, M. Siebert e Abou Bakar Sidibé.

“Les Sauteurs” è il miglior documentario della decima edizione del SalinaDocFest. La giuria ha deciso di premiare all’unanimità “Les Sauteurs” perché “questo racconto dell’assalto a un’enclave europea in Africa rovescia il punto di vista della ‘Fortezza Europa’ e la logica di ‘Noi contro Loro’, affidando la narrazione a quelli che vengono considerati ‘assalitori’. E’ un film che sfrutta pienamente le possibilità democratiche offerte dalle nuove tecnologie di ripresa digitale, un film che è insieme manuale di sopravvivenza e viaggio esistenziale di grande umanità”.

Di |2016-06-15T14:02:55+02:00Giugno 15th, 2016|Approfondimenti|Commenti disabilitati su “Les Sauteurs”: premio Tasca d’Almerita al miglior film documentario di E. Wagner, M. Siebert e Abou Bakar Sidibé.

I migranti sono stati e possono diventare portatori di ricchezza

La “xenologia” è un nuovo campo di studio per lo sviluppo di una storiografia spinta a diventare non più il sapere egoista di culture chiuse ma scienza dell’alterità. Il contesto in cui viviamo è tale da mettere fuori uso l’idea della storia come percorso ascensionale, progressivo della civiltà europea. Tuttavia dallo studio di altre migrazioni di popoli accadute nel passato emergono constatazioni che possono avere qualche interesse per le discussioni attuali: per esempio quella sui conflitti delle cosiddette “identità”.

Di |2016-06-03T16:44:57+02:00Giugno 3rd, 2016|Approfondimenti|Commenti disabilitati su I migranti sono stati e possono diventare portatori di ricchezza

I movimenti populisti e gli errori delle élite: di A. Panebianco

il tarlo, delle democrazie occidentali non sono i suddetti movimenti di protesta, sono le non risposte o le risposte sbagliate delle élite, degli establishment. Sono loro a portare la responsabilità per la crescita dei movimenti che li sfidano. Questi ultimi non sono la malattia ma la febbre che segnala la malattia. Di fronte alla marea montante dei movimenti di protesta le élite hanno fin qui risposto con due strategie. La prima è consistita nell’inazione: non fare niente, limitarsi a condannare con parole dure tali movimenti, delegittimarli in ogni modo. La seconda strategia a cui talvolta si è fatto ricorso quando ci si è accorti che la prima non funzionava, è consistita nel cavalcare la protesta.

Di |2016-05-30T12:46:26+02:00Maggio 30th, 2016|Approfondimenti, Temi in discussione|Commenti disabilitati su I movimenti populisti e gli errori delle élite: di A. Panebianco

“Il gioco duro dell’integrazione. L`intercultura sui campi da gioco”: Davide Zoletto

Quali sono i giochi preferiti dei bambini nati in Italia da genitori migranti? E come è possibile promuovere percorsi educativi interculturali che, partendo da giochi e sport, riescano a coinvolgere ragazzi migranti e italiani insieme, a scuola e altrove? Insegnanti ed educatori troveranno risposta a tali domande in questo libro, che esplora alcuni dei luoghi

Di |2016-05-26T19:52:04+02:00Maggio 26th, 2016|Approfondimenti, Sussidi|Commenti disabilitati su “Il gioco duro dell’integrazione. L`intercultura sui campi da gioco”: Davide Zoletto

Chi è lo straniero? È il nostro cuore il primo straniero che incontriamo

Non dovremmo vedere nel carattere autonomo di questo battito del cuore un primo volto — il più prossimo — dello straniero? La vita del cuore non è un’esperienza perturbante dove la familiarità più intima e l’estranietà più radicale si intersecano? La potenza autonoma della vita, la sua eccedenza, non è forse sempre in parte straniera a se stessa? Lo straniero, infatti, non è altro se non la vita interna alla vita, la sua spinta inquietante ed eccedente; il suo battito che non contempla padroni.

Di |2016-05-22T17:33:25+02:00Maggio 22nd, 2016|Approfondimenti|Commenti disabilitati su Chi è lo straniero? È il nostro cuore il primo straniero che incontriamo

LA MISSION

La Rivista ERMES Education propone un contributo per una corretta interpretazione del complesso cambiamento che stiamo vivendo, attraverso la pubblicazione bimestrale di contributi originali, su ambiti di osservazione attinenti alla prospettiva educativa ermeneutica esistenziale.

I sintetici articoli saranno strutturati sulla base delle rubriche tematiche.

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