Da una delle mille periferie dell’Italia del sud suor Rita Giaretta discute e riflette con Sergio Tanzarella sulla condizione e sul futuro della vita religiosa femminile. Dinnanzi alla distruzione ambientale e morale di terre come la Campania, sfigurate da camorra e da mentalit camorristica diffusa che pervade tutta la società, che senso ha essere una suora? E quanto costa la fedeltà al Vangelo? Domande stringenti e risposte problematiche e convincenti che mostrano come schierarsi dalla parte delle vittime della tratta degli esseri umani, degli esclusi, dei senza permesso di soggiorno l’unico modo per avere cura del presente, per riconoscere il volto dell’altro e per comprendere il senso della storia. Un dialogo aperto che non si accontenta delle denunce, ma che dallo stesso Sud di morte dimostra che la speranza va osata perch poggia su quanto ciascuno di noi disposto ad offrire e a rinunciare come dono gratuito di s per una liberazione comunitaria. In Appendice la testimonianza di Titti Malorni vice presidente della cooperativa neWope.
 
Descrizione
Titolo: Tacete! ma davvero? Se le donne potessero predicare
Autore: Giancarla Codrignani
Editore: Il Pozzo di Giacobbe
Collana: Oasi
Anno edizione: 2016
Pagine: 112
EAN: 9788861246461
Prezzo: 10,00 E.
 
 
L’8 marzo della Chiesa, festa delle “casalinghe di Cristo”
di Fabrizio D’Esposito

Fu una donna, Maria di Magdala, la prima ad annunciare la resurrezione di Cristo. Arrivò al sepolcro prima dell’alba e prima di due apostoli maschi, Giovanni, il più amato, e Pietro, cui Gesù aveva consegnato le chiavi della Chiesa e del Paradiso.
Osserva Giancarla Codrignani nel suo ultimo libro, Tacete! Ma davvero? Se le donne potessero predicare (Il Pozzo di Giacobbe, 105 pagine, 10 euro): “Le donne, teologhe e monache comprese, sono ancora stupite: non si rendono bene conto, neppure avendo letto e studiato secoli di ermeneutica, come mai non sia stato accettato dalla storia il ‘ministero mariano’, almeno analogo a quello petrino”. Mariano, in riferimento a Maria di Magdala. Appunto.
Già parlamentare della Sinistra Indipendente, docente e giornalista nonché femminista e cattolica in un ampio senso laico, Codrignani nel suo saggio tratteggia numerosi e acuti spunti sulla sottomissione femminile nella Chiesa, imprigionata a suo tempo da un’interpretazione paolina a suo avviso “non coerente con il pensiero del Maestro”. Di qui la lettura “maschia” della Bibbia e il trionfo di una Chiesa patriarcale. E ancora una volta esce fuori l’inclinazione tradizionalista del clero, meglio di “una Parola clericalizzata” che ha prediletto le donne “casalinghe di Cristo”, destinate solo a fare ricami per l’altare anziché predicare, nonostante le storiche aperture del Concilio Vaticano II.
Il volumetto di Codrignani è più che mai attuale alla vigilia dell’otto marzo, festa delle donne. Proprio quel giorno, mercoledì prossimo, si terrà a Roma, nella sala della Chiesa Valdese, un confronto tra teologhe cattoliche e protestanti sul tema “Di che genere è Dio?”: parteciperanno la stessa Codrignani, la pastora battista Elizabeth Green, la studiosa Selene Zorzi.
Punto di partenza è quella “normazione” di Paolo, all’origine della Chiesa maschile: “Di ogni uomo il capo è Cristo e capo della donna è l’uomo e capo di Cristo è Dio, ogni donna che prega e profetizza senza velo sul capo manca di riguardo al proprio capo”. Già il velo, molto prima dell’Islam.
in “il Fatto Quotidiano” del 6 marzo 2017