UdA

Classe TERZA

UdA 1 – Scegliere una persona: dall’amicizia all’amore

 
 
Come descritto nel piano di lavoro, questa UdA corrisponde alla UdA n. 3 del libro di testo, volume III.
Per quanto riguarda la scelta metodologica e l’impianto didattico, si veda la premessa metodologica generale.
Vogliamo semplicemente ricordare.
Ogni UdA è strutturata in tre momenti fondamentali:

  1. La progettazione: esplicitazione delle intenzioni educative e dei passaggi del processo di apprendimento.
  2. L’applicazione: le azioni in aula che costruiscono la risposta.
  3. La valutazione: con il compito autentico si mette in esercizio la competenza che era stata predefinita.

 

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1. Progettazione

 
Il grande tema per gli alunni della terza media è l’orientamento. Giunti al termine del primo ciclo di istruzione essi sono proiettati nella domanda: “cosa farò dopo le medie”? Non si tratta solo di quale nuovo segmento scolastico sono invitati a scegliere. Essi hanno generalmente imparato a fare ipotesi personali, sono allenati al cosiddetto pensiero divergente: soprattutto l’ambito famigliare ma anche quello scolastico è l’occasione per mettere in luce la loro capacità critica.
In questo momento diventa cruciale la scelta dei valori e degli ideali che costituiscono la dimensione antropologica nella quale vivono e nella quale manifestano la loro domanda esistenziale.
La scuola assume questo nuovo e complicato motivo educativo conduttore quando offre opportunità di riflessione e, pur rimanendo nel contesto scolastico, propone esperienze di autonomia e senso critico. In questa proposta formativa la DEE trova una occasione ottimale per mettersi a servizio della crescita degli alunni.
In coerenza con queste considerazioni si ritiene strategico affrontare il tema dell’amore come realizzazione della propria identità (cfr. prima media) in una relazione (cfr. seconda media) che si rafforza in un legame più profondo fino ad assumere i contorni di una esperienza che sconvolge la propria esistenza. Da qui la necessità di porre in discussione i valori e le visioni della cultura e di confrontarsi con il progetto biblico.
 
I documenti normativi di riferimento sono, ovviamente:
1. DPR dell’11 febbraio 2010, Traguardi per lo sviluppo delle Competenze e Obiettivi di Apprendimento dell’insegnamento della religione cattolica per la Scuola dell’infanzia e per il Primo Ciclo d’istruzione.
Nella pagina introduttiva (pag. 35 del libro di testo) sono evidenziati i seguenti obiettivi ministeriali:
Dio e l’uomo.
• Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa.
• Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana (alleanza).
La Bibbia e le altre fonti.
• Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte le informazioni necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi interpretativi.
I valori e etici e religiosi.
• Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici rispetto alle relazioni affettive e al valore della vita […] in un contesto di pluralismo culturale e religioso.
• Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per la realizzazione di un progetto libero e responsabile.
 
2. Il POF e il curricolo verticale di IRC dell’Istituto scolastico.
Il documento ministeriale riportato sopra, alla luce della riflessione introduttiva che fa riferimento a questo specifico momento delle crescita degli alunni, è declinato nei seguenti obiettivi: l’alunno sarà in grado di
• conoscere l’affettività come esperienza importante per un progetto di vita felice;
• approfondire la ricerca riflettendo sulla complessità e problematicità della crescita nell’affettività;
• saperne evidenziare gli aspetti positivi accanto a quelli più problematici di tale esperienza;
• conoscere e stimare come la Bibbia valorizza la persona umana soprattutto nel suo essere in relazione d’amore;
• riconoscere la proposta biblica che rimanda a un significato profondamente religioso l’esperienza umana delle relazioni d’amore.
L’attività didattica si concluderà con una situazione problematica che metterà in evidenza la competenza nel prendere consapevolezza di una situazione di vita scolastica da far crescere positivamente; gli alunni saranno invitati ad evidenziare gli aspetti positivi e quelli più delicati che entrano in gioco in una esperienza di “innamoramento preadolescenziale”. Infine potranno collegare ciò che accade nella quotidianità con la proposta biblica che affida a questa esperienza il compito di essere segno della presenza amorosa di Dio.
 

2. Applicazione

 
Fase 0
Attraverso immagini e domande gli alunni (se mai ce ne fosse bisogno!) si pongono in riflessione sul tema dell’amicizia che, allargando i confini del gruppo di appartenenza (vedi UdA n. 2 del volume II) assume i contorni di un desiderio di relazione più stretta e intima con una persona in particolare.
Come nelle proposte didattiche illustrate in precedenza per le classi prime e seconde, anche in questo caso l’insegnante proporrà gli stimoli offerti dal libro di testo secondo una modalità opportuna: inizialmente si potrà chiedere di rispondere in modo individuale per poi confrontare le riflessioni con il piccolo gruppo e con la classe.
Trattandosi di un tema “delicato” occorrerà lasciare la massima libertà di intervento ma non smettere di sollecitare gli alunni per contribuire alla ricchezza dei contributi che essi sono in grado di offrire.
Si concluderà con la lettura e il confronto degli obiettivi per cercare di motivare l’interesse e guidare l’attività verso obiettivi abbastanza precisi.
 
Fase 1 – Esploro la vita intorno a me
Il racconto è la possibilità di individuare alcune dinamiche tipiche dell’adolescente che si trova a vivere, per la prima volta, certe emozioni.
E’ importante ricordare che i ragazzi e le ragazze presentano una varietà infinita di approccio a questa tematica. Occorre, quindi, da parte dell’insegnante una grande cura nel gestire la partecipazione degli alunni in modo corretto e propositivo.
La guida per il docente offre altre attività integrative (pag. 224) in alternativa o in appoggio a quanto i ragazzi stanno affrontando.
Sarà in confronto con le domande della sezione se faccio imparo che aiuterà gli alunni ad ampliare le loro ipotesi e scoprire anche la risorsa del confronto con i propri compagni.
L’attività può terminare con la raccolta di tutte le loro espressioni, chiedendo la condivisione e la motivazione di quanto hanno espresso.
Si potrà anticipare la lettura del primo paragrafo di pag. 42 in modo da incanalare la ricerca nell’ambito specifico del tema scelto.
 
Fase 2 – Esploro la nostra cultura
La poesia di Tagore aiuterà i ragazzi a mettere una cornice più ampia al suo problema.
Sarà determinante fare una lettura pacata e ricca di significato, non necessariamente offerto solo dall’insegnante ma anche richiesto agli alunni.
Accanto al testo troviamo anche altri spunti didattici: un quadro e un film.
Come più volte ribadito, il momento del se faccio imparo contribuirà efficacemente al raggiungimento degli obiettivi e al coinvolgimento degli alunni.
Il lavoro dei singoli e dei gruppi sarà illustrato alla classe e permetterà una ulteriore discussione.
L’insegnante avrà il compito di condurre gli interventi in una sintesi comprensibile, anche con l’aiuto del secondo paragrafo di pag. 42.
 
Fase 3 – Esploro le fonti religiose
Una grande sfida consiste nel far apprendere che la religione cristiana e la Bibbia non cancellano il desiderio universale di una relazione profonda. Anzi, il documento della religione cattolica vuole mettere in luce che, a partire dall’aspirazione totalizzante che ha l’amore nella vita degli uomini, Dio stesso manifesta il suo progetto di amore gratuito.
Il libro di testo presenta due testimonianze: a secondo della situazione della classe si opterà per l’uno o per l’altro, oppure per entrambi.
Dopo la lettura del racconto di Gn 2 (pag. 39) e un breve chiarimento delle affermazioni che necessitano di essere spiegate, si passa al lavoro personale: se faccio imparo. I ragazzi dovrebbero essere già sufficientemente allenati e stimolati anche dal loro senso critico.
Sarà interessante riscontrare le loro relazioni alla classe.
Allo stesso modo si procede con il secondo testo biblico: la lettera agli Efesini (pag. 40).
 
Fase 4 – Confrontiamo le idee
Se non è stato svolto “a pezzi” durante le fasi precedenti, potrebbe essere questo il momento della raccolta di tutte le conclusioni dei gruppi per una comparazione con la pagina 42.
 

Valutazione

 
Fase 5 – Mi metto alla prova …
Qualche spunto di verifica “cognitiva” è reperibile a pag. 43.
In compito autentico, invece, costituisce l’opportunità di valutare il raggiungimento del traguardo di sviluppo della competenza dichiarata all’inizio dell’attività didattica.
Per la valutazione del cammino svolto si fa riferimento a quanto illustrato nella prima UdA della classe prima.