LE OTTO BEATITUDINI DEL POLITICO

 
1. Beato il politico che ha un’alta consapevolezza ed una profonda coscienza del suo ruolo.
Il Concilio Vaticano II ha definito la politica “arte nobile e difficile”. Nel pieno del fenomeno della globalizzazione, quest’affermazione risulta essere ancora vera: alla debolezza e alla fragilità dei meccanismi economici a dimensione planetaria, non si può non rispondere se non con la forza di una politica globale fondata su valori globalmente condivisi.
2. Beato il politico la cui persona rispecchia la credibilità.
Ai nostri giorni, gli scandali nel mondo della politica si moltiplicano facendo perdere credibilità ai suoi protagonisti. Per ribaltare questa situazione, una risposta forte è necessaria, una risposta che implichi riforma e purificazione, al fine di riabilitare l’immagine del politico.
3. Beato il politico che lavora per il bene comune e non per il suo proprio interesse.
Per vivere questa beatitudine, il politico interpelli la sua coscienza e si domandi: sto lavorando per il popolo o per me? Per il mio Paese, per la cultura? Sto lavorando per l’intera umanità?
4. Beato il politico che si mantiene fedelmente coerente.
Occorre una coerenza costante fra la sua fede e la sua vita di persona impegnata in politica; una coerenza ferma fra le sue parole e le sue azioni: una coerenza che onori e rispetti le promesse
elettorali.
5. Beato il politico che realizza l’unità.
E, facendone di Gesù il fulcro, la difende. Questo, perché la divisione è autodistruzione.
6. Beato il politico che è impegnato nella realizzazione di un cambiamento radicale.
Tale cambiamento avviene lottando contro la perversione intellettuale; non chiamando bene ciò che è male; non relegando la religione ad un fatto privato; stabilendo le priorità delle sue scelte in base alla sua fede; avendo una sola magna charta: il Vangelo.
7. Beato il politico che sa ascoltare.
Che sa ascoltare il popolo, prima, durante e dopo le elezioni; che sa ascoltare la propria coscienza; che sa ascoltare Dio nella preghiera. La sua attività ne trarrà certezze, attendibilità ed efficacia.
8. Beato il politico che non ha paura.
Che non ha paura, prima di tutto, della verità. «“La verità”, dice Giovanni Paolo II, “non ha bisogno di voti!”». È beato il politico che non si lascia intimorire dai mass media. Perché al momento del giudizio, dovrà rispondere a Dio e non ai mass media!
François-Xavier Card. Nguyên Van Thuân
proposte dal Cardinale vietnamita François-Xavier Nguyen Vãn Thuan, morto nel 2002, in fama di santità.
 
Ed ecco invece i  10 vizi della politica secondo papa Francesco
Nel messaggio di papa Francesco per la 52ma Giornata mondiale della pace, del 1° gennaio 2019, con al centro c’è il tema: “La buona politica è al servizio della pace” si parla anche dei vizi del politico. Ecco qui l’elenco citato dal Papa, che a sua volta ricorda le “beatitudini del politico”, proposte dal cardinale vietnamita François-Xavier Nguyễn Vãn Thuận, morto nel 2002.
I vizi della politica

  1. La corruzione – nelle sue molteplici forme di appropriazione indebita dei beni pubblici o di strumentalizzazione delle persone
  2. La negazione del diritto
  3. Il non rispetto delle regole comunitarie
  4. L’arricchimento illegale
  5. La giustificazione del potere mediante la forza o col pretesto arbitrario della “ragion di Stato”
  6. La tendenza a perpetuarsi nel potere
  7. La xenofobia e il razzismo
  8. Il rifiuto di prendersi cura della Terra
  9. Lo sfruttamento illimitato delle risorse naturali in ragione del profitto immediato
  10. Il disprezzo di coloro che sono stati costretti all’esilio.

 
Concludiamo noi:
Beati noi se i politici combatteranno i vizi della politica e diventeranno beati così.
Buon anno e buon cammino.