«È gelida l’acqua. Mi entra nelle ossa. Non riesco a liberare la stazza dall’acqua. Uso tutta la mia forza e la mia agilità ma la lancia resta piena. E cado. Ho paura. È notte fonda e fa freddo. Siamo a quaranta miglia da Lampedusa e, se non riesco a farmi sentire subito, mi lasceranno qui e sarà la fine. Non voglio morire così. Non a sedici anni. Il panico sta per impadronirsi di me e comincio a urlare con quanto fiato ho in gola, cercando di rimanere a galla e di non farmi trascinare giù da questo mare che ci consente di sopravvivere ma che può anche decidere di abbandonarci per sempre. “Patri” urlo. “Patri.” Lui è al timone e non mi sente. La fine si avvicina, penso. Poi qualcosa accade … Ciò che non potevo sapere allora è che non solo quella notte sarebbe rimasta per sempre impressa nella mia mente ma che la mia esistenza sarebbe stata segnata da un mare che restituisce corpi e vite e che sarebbe toccato proprio a me salvare quelle vite e toccare per ultimo quei corpi.»
Pietro Bartolo è il medico che da oltre venticinque anni accoglie i migranti a Lampedusa. Li accoglie, li cura e, soprattutto, li ascolta. Queste pagine raccontano la sua storia: la storia di un ragazzo mingherlino e timido, cresciuto in una famiglia di pescatori, che si è duramente battuto per cambiare il proprio destino e quello della sua isola.E che, non dimenticando le difficoltà passate, ha deciso di vivere in prima persona quella che è stata definita la più grande emergenza umanitaria del nostro tempo. Alla sua storia si intrecciano quelle disperate e struggenti di alcuni dei tanti migranti scappati dalle guerre o dalla fame, sopravvissuti non si sa come a un viaggio terribile nel deserto, fra violenze e sopraffazioni inimmaginabili, che in mare hanno spesso visto morire i loro famigliari e, nonostante ciò, non si arrendono, determinati a iniziare una nuova esistenza in Europa.
 
Descrizione
Titolo: Lacrime di sale
Autore: Pietro Bartolo, Lidia Tilotta
Prezzo. € 17,00
Editore: Mondadori
Anno: 27/09/2016
Pagine:156
EAN9788804669739
 
 
Lacrime di sale”
di Pietro Bartolo, l’angelo dei migranti a Lampedusa
Del suo romanzo Lacrime di sale (Mondadori, pag. 139, € 17; e-book € 9,99) Pietro Bartolo dice prima di tutto: «Si pensa che la difficoltà dei profughi sia la traversata in mare, ma quella è solo l’ultima tappa. Prima c’è il viaggio, il deserto che è l’inferno, la prigione, le torture, la fame. Ho ascoltato i racconti dei migranti a lungo. Ho visto di tutto qui a Lampedusa». Pietro Bartolo è il direttore della Asl locale di Lampedusa, colui che da 25 anni accoglie gli uomini, le donne e i bambini che sbarcano – vivi o morti – sull’isola, li cura e li segue fino alla destinazione finale, nei centri di accoglienza e nelle comunità.
Protagonista e voce narrante, tra l’altro, del film Fuocoammare di Gianfranco Rosi (vittorioso a Berlino e ora candidato agli Oscar 2017), il medico racconta, insieme alla giornalista Rai Lidia Tillotta, il calvario dei protagonisti di una delle più grandi tragedie umanitarie della storia. Come quella di Sara, 17 anni, nigeriana: «Sul barcone aveva tentato di uccidersi, le feci un’ecografia e scoprii che era incinta. Mi disse che l’avevano stuprata in cinque, mi chiese di abortire perché non si sentiva capace di crescere un bambino senza futuro. Oggi vive in comunità, come tanti altri minorenni che hanno subito traumi e violenze indicibili».
Il romanzo racconta anche la scelta professionale e umana di Bartolo, che da 25 anni lotta in prima linea accanto agli ultimi. Il suo racconto è struggente, fin dalle prime battute, in cui ricorda un episodio della sua giovinezza, in barca insieme al padre pescatore.
A tratti poetico e struggente, a tratti duro e violento nella sua verità, il romanzo è un pugno nello stomaco, un esempio di impegno civile e un messaggio contro razzismo e discriminazione. «Molti mi dicono che ormai dovrei essere abituato a sezionare i corpi dei morti e a curare le indicibili sofferenze dei vivi. Ma non è vero: non ci si abitua mai al dolore». Una constatazione amara, che allo stesso tempo lascia aperta la porta alla speranza di un’umanità e una solidarietà destinate a non cedere il passo all’oblio e all’indifferenza.
 
di Eleonora Molisani, in http://www.tustyle.it/diary/libri-lacrime-di-sale-pietro-bartolo-mondadori-migranti-sbarchi-lampedusa/