Il Ramadan è uno dei precetti dell’Islam: è il mese del digiuno, in cui ogni musulmano osservante si astiene dall’assumere cibo e bevande dall’alba ala tramonto. Sadiq Khan, il sindaco di Londra, è stato eletto il 5 maggio ed è il primo mussulmano a a ricoprire l’incarico e quest’anno, come racconta La Repubblica, ha deciso che condividerà il suo mese di digiuno con tutta la città.
“Non mi definisco un politico musulmano; non sono un portavoce o un leader musulmano, ed è importante chiarirlo perché altrimenti si finisce per essere definiti unicamente dalla propria fede. Noi tutti abbiamo più di un’identità – io sono un londinese, un figlio e un padre – e la City Hall non è un pulpito. Ma sono consapevole che l’inizio del Ramadan rappresenta una grande opportunità per agire all’interno della comunità e infrangere il mistero e il sospetto che circondano la religione musulmana”.
Khan ha spiegato che chi non ha amici musulmani conosce solo quello che si vede in tv e quindi può erroneamente associarlo “agli uomini barbuti e rabbiosi che fanno o dicono cose terribili, pensando che non sia altro”.
“Quindi mi sono posto come priorità in questo mese di andare a gettare ponti, ospitando cene di rottura del digiuno in tutta la città nelle sinagoghe, nelle chiese e nelle moschee”.
Il digiuno secondo il primo cittadino è un’occasione valida perchè invitando i non musulmani all’iftar si dimostra che il Ramadan non ha nulla di strano o misterioso. In una città cosmopolita come Londra quasi tutti conoscono qualcuno che per un mese digiunerà.
“Quest’anno il digiuno sarà particolarmente impegnativo. La mia agenda resta piena di impegni […] ma non bisogna cambiare stile di vita, perchè altrimenti si vanifica l’obiettivo del digiuno e il sacrificio. Chi mi conosce sa che durante il Ramadan sto male , il mio umore ne risente. Più di ogni altra cosa mi manca la caffeina”.
Il sindaco ha anche tenuto a sottolineare che ovviamente l’Islam prevede l’esonero dal digiuno quando pregiudica l’efficienza nell’attività, come nel caso dei chirurghi o di chi sta nelle forze armate, anche se la capacità di resistenza del fisico è maggiore di quanto si pensi.
“L’altra leggenda è che si fa il Ramadan per dimagrire. Non è vero. Io lo faccio per dimostrare che una persona con valori occidentali e liberali può essere può essere un musulmano osservante. La mia elezione a sindaco dimostra che Londra è certa che sia possibile”.
Inoltre il mese di digiuno per Khan è un’esperienza egualitaria perché lo avvicina a tutte le persone che soffrono la fame. Nonostante Londra sia la quinta città al mondo per ricchezza, l’anno scorso 100.000 persone sono state costrette a ricorrere alle mense dei poveri.
“I personaggi pubblici musulmani hanno un ruolo preciso: rassicurare, dimostrare che siamo gente a posto. Non perché siamo più responsabili, ma perchè siamo più efficienti. Non serve gridarlo, bisogna condividere le esperienze. La nostra città è la più eterogenea del mondo ma le persone non si mescolano quanto potrebbero. Voglio che la gente possa sentirsi parte di un insieme”.
 
( Traduzione di Emilia Benghi)
Niente cibo né caffè condividerò con la città il mio Ramadan da sindaco di Londra, di Sadiq Khan, in “la Repubblica” del 7 giugno 2016