Prosegue il confronto tra le due anime del mondo cattolico che ormai da tempo si stanno confrontando e che hanno trovato nel Sinodo sulla famiglia un’occasione di confronto e scontro a volte anche aspro.
La lettera apostolica “Amoris laetitia” ha operato una sintesi tra la tradizionale posizione del magistero sulla famiglia e le nuove aperture emerse nel Sinodo.
La risposta di Francesco ad un  giornalista può offrire alcuni spunti di discussione e confronto.
 
SULLA COMUNIONE AI DIVORZIATI RISPOSATI
D. – (Francis Rocca, The Wall Street Journal) Alcuni sostengono che niente sia cambiato rispetto alla disciplina che governa l’accesso ai sacramenti per i divorziati e i risposati, e che la legge e la prassi pastorale e ovviamente la dottrina rimangono così. Altri sostengono invece che molto sia cambiato e che vi sono tante nuove aperture e possibilità. La domanda è per una persona, per un cattolico che vuole sapere: Ci sono nuove possibilità concrete, che non esistevano prima della pubblicazione dell’esortazione, o no?
R. – Io posso dire: “si”. Punto. Ma sarebbe una risposta troppo piccola. Raccomando a tutti voi di leggere la presentazione che ha fatto il cardinale Schönborn, che è un grande teologo. Lui è membro della congregazione per la dottrina della fede e conosce bene la dottrina della Chiesa. In quella presentazione la sua domanda avrà la risposta.