Il 5 ottobre è la giornata mondiale degli insegnanti. Giunta alla 22 esima edizione, fu istituita dall’UNESCO nel 1994 per promuovere il miglioramento della condizione lavorativa e sociale dei docenti di tutto il mondo.
Una professione indispensabile per il benessere e la crescita di qualsiasi Paese, ma che, secondo l’UNESCO, troppo spesso manca della giusta considerazione e tutela.
La giornata mondiale degli insegnanti è dedicata quest’anno al ruolo dei docenti per una società sostenibile: “Empowering teachers, building sustainable societies”, è lo slogan.
“Gli insegnanti non sono solo un mezzo per attuare obiettivi educativi; essi sono la chiave per la sostenibilità e capacità nazionali nell’attuazione della formazione e creazione di società basate sulla conoscenza, i valori e l’etica. Tuttavia, essi continuano ad affrontare sfide legate alla carenza di personale, scarsa formazione e uno stato sociale basso.” Apre così il comunicato dell’UNESCO sulla giornata mondiale 2015.
In particolare, il vertice di Oslo, “Educazione allo Sviluppo”, che si è svolto nel mese di luglio 2015, ha evidenziato la necessità di ulteriori investimenti nella formazione degli insegnanti. Tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile da adottare in occasione del vertice delle Nazioni Unite di settembre 2015 ne troviamo un obiettivo specifico sotto il nome Obiettivo 4: entro il 2030 “aumentare considerevolmente l’offerta di insegnanti qualificati, anche attraverso la cooperazione internazionale per la formazione degli insegnanti nei paesi in via di sviluppo, in particolare i paesi meno sviluppati e dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo “.
“Faremo in modo che gli insegnanti e gli educatori abbiano il potere, che vengano reclutati in modo adeguato, che siano ben addestrati, professionalmente qualificati, motivati ​​e supportati da risorse e da sistemi efficienti ed efficacemente governati.” . A dichiararlo, Incheon, WEF 2015
L’Istituto di statistica dell’UNESCO stima che per raggiungere l’obiettivo dell’istruzione primaria universale entro il 2020 i paesi dovranno assumere un totale di 12,6 milioni di insegnanti di scuola primaria.
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