Il messaggio Papa Francesco per la giornata modale del migrante e del rifugiato 2017 porta il seguente sottotitolo: “Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”.
Al Papa sta “a cuore richiamare l’attenzione sulla realtà dei migranti minorenni, specialmente quelli soli, sollecitando tutti a prendersi cura dei fanciulli che sono tre volte indifesi perché minori, perché stranieri e perché inermi”
“Le migrazioni, dice papa “Francesco,  toccano tutti i continenti e vanno sempre più assumendo le dimensioni di una drammatica questione mondiale… Sono in primo luogo i minori a pagare i costi gravosi dell’emigrazione, …  i fanciulli costituiscono il gruppo più vulnerabile perché, mentre si affacciano alla vita, sono invisibili e senza voce: la precarietà li priva di documenti, nascondendoli agli occhi del mondo..
Come rispondere a tale realtà?
Prima di tutto rendendosi consapevoli che il fenomeno migratorio non è avulso dalla storia della salvezza, anzi, ne fa parte… la Chiesa incoraggia a riconoscere il disegno di Dio anche in questo fenomeno, con la certezza che nessuno è straniero nella comunità cristiana, che abbraccia «ogni nazione, razza, popolo e lingua» (Ap 7,9).
Inoltre occorre puntare sulla protezione, sull’integrazione e su soluzioni durature.
Anzitutto, si tratta di adottare ogni possibile misura per garantire ai minori migranti protezione e difesa …
In secondo luogo, bisogna lavorare per l’integrazione dei bambini e dei ragazzi migranti…. il diritto degli Stati a gestire i flussi migratori e a salvaguardare il bene comune nazionale deve coniugarsi con il dovere di risolvere e di regolarizzare la posizione dei migranti minorenni…
Resta poi fondamentale l’adozione di adeguate procedure nazionali e di piani di cooperazione concordati tra i Paesi d’origine e quelli d’accoglienza, in vista dell’eliminazione delle cause dell’emigrazione forzata dei minori.
In terzo luogo… la questione dei migranti minorenni va affrontata alla radice. Guerre, violazioni dei diritti umani, corruzione, povertà, squilibri e disastri ambientali fanno parte delle cause del problema. I bambini sono i primi a soffrirne, subendo a volte torture e violenze corporali, che si accompagnano a quelle morali e psichiche, lasciando in essi dei segni quasi sempre indelebili.
È assolutamente necessario, pertanto, affrontare nei Paesi d’origine le cause che provocano le migrazioni. Questo esige, come primo passo, l’impegno dell’intera Comunità internazionale ad estinguere i conflitti e le violenze che costringono le persone alla fuga. …
Dal Vaticano, 8 settembre 2016, Festa della Natività della B. Vergine Maria.
FRANCESCO
Il testo del messaggio