Un libro che viene aggiornato costantemente, alla luce dei nuovi interventi del Papa nel contesto della grave situazione in cui tanti Paesi del mondo sono precipitati a causa della pandemia del covid-19: è questa la caratteristica fondamentale di “Forti nella tribolazione”, volume digitale curato dal Dicastero per la Comunicazione e disponibile gratuitamente dal 30 marzo sul sito internet della Libreria Editrice Vaticana (http://www.libreria editrice vaticana.va).
Basta uno per poterne scaricare le pagine e avere a portata di mano un compendio — il cui sottotitolo è «La comunione della Chiesa sostegno nel tempo della prova» — articolato in tre sezioni: nella prima vi sono preghiere, riti, suppliche per i momenti difficili, testi che provengono da diversi contesti ecclesiali e appartengono a diverse epoche storiche; nella seconda sono raccolte le indicazioni della Chiesa per continuare a vivere e ad accogliere la grazia del Signore, il dono del perdono e dell’Eucaristia, la forza delle celebrazioni pasquali, sebbene non sia possibile fisicamente partecipare ai sacramenti.
Infine la terza parte raccoglie le parole che Papa Francesco ha pronunciato a partire dal 9 marzo nelle omelie quotidiane della messa a Santa Marta e negli Angelus domenicali. In copertina c’è un’immagine dell’arcangelo Michele, che protegge la Chiesa contro il male — scrive Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero, nell’introduzione — affinché questo male non riesca a ledere la nostra fiducia nel Padre e la solidarietà tra noi, ma diventi un’occasione per guardare a ciò che è davvero essenziale per le nostre vite e per condividere l’amore accolto da Dio fra noi tutti e in modo particolare con chi oggi ne ha più bisogno».
Dall’Osservatore Romano, mercoledì 1 aprile 2020.

 
Introduzione
La grave situazione in cui tanti Paesi del mondo sono precipitati a causa della rapidissima diffusione del Covid-19 ci mette tutti alla prova. Sappiamo purtroppo che questa crisi non è destinata a risolversi in tempi brevi e che la pandemia si sta diffondendo. Siamo posti di fronte
a uno stato di cose che fino a qualche settimana fa sarebbe sembrato inimmaginabile, come lo scenario di un film di fantascienza.
Tutto improvvisamente è cambiato, e sembra vacillare ciò che prima davamo per scontato: il modo di relazionarci con gli altri al lavoro, la gestione degli affetti, lo studio, lo svago, la preghiera e la possibilità di partecipare alla messa…
In ogni caso la cosa più grave è che questa epidemia – come ogni epidemia – non è soltanto una minaccia a delle abitudini consolidate ma soprattutto è causa di tanta morte, di tanto dolore, di tanta sofferenza. Migliaia di perso si sono ammalate gravemente, sono morte.Tante famiglie piangono i propri cari, ai quali non hanno potuto stare vicino, ai quali non hanno potuto dire addio, e che sono stati cremati senza che sia stato celebrato un funerale. Caratteristica della morte al tempo del Covid-19 è proprio la solitudine, l’impossibilità di avere accanto a sé i propri cari, l’impossibilità di ricevere i sacramenti, di confessarsi, di essere accompagnati all’ultimo respiro da una voce amica che non sia quella dei medici o degli infermieri che lavorano nelle corsie degli ospedali allo stremo delle forze. Proprio a questi ultimi va la gratitudine di tutti, perché in prima linea combattono quotidianamente per la vita delle persone. Accanto a loro vanno ricordati gli operatori della sicurezza pubblica, le persone che lavorano nelle attività strategiche della collettività, i tanti volontari che continuano ad aiutare i più bisognosi, gli anziani soli, i poveri. Vanno ricordati anche i tanti sacerdoti, religiosi e religiose che condividono le sofferenze della loro gente: in tanti hanno sacrificato la loro vita.Per molti credenti, l’impossibilità di partecipare alla liturgia e ai sacramenti aggrava la situazione di smarrimento, sconforto e sconcerto, anche se la Chiesa ci invita a rinnovare la nostra fede in Cristo Risorto, che ha vinto la morte, e l’ha resa luogo di incontro sicuro con il volto buono del Padre. Le difficoltà del momento hanno stimolatla creatività e l’inventiva di tanti sacerdoti, che utilizzando i nuovi mezzi di comunicazione si rendono presenti nella vita delle comunità e delle famiglie rinchiuse nelle case
delle città semideserte.
La realtà nella sua evidenza ci chiede di vivere questo tempo per il bene di tutti e soprattutto delle persone maggiormente a rischio, nella solitudine delle nostre case, degli ospedali, delle case di riposo. Certo, le domande di fede restano, perché neanche come credenti siamo stati mai educati negli ultimi decenni a vivere simili emergenze, a vivere cioè la comunione ecclesiale nonostante la separazione e la lontananza, senza rischiare di cedere alla tentazione di una devozione tutta solitaria.
Eppure è utile ricordare che non è certo questa la prima volta in cui l’umanità, e i cristiani, si sono trovati di fronte ad eventi di questo genere. La fede cristiana, vissuta quotidianamente nei suoi elementi essenziali, genera uno sguardo sulla realtà, la possibilità di scorgervi la mano di un Dio che è Padre buono e che ci ha amati così tanto da sacrificare suo Figlio per noi. La Chiesa porta così nel tesoro della sua tradizione vivente, un tesoro di sapienza, speranza, opportunità per continuare a sperimentare – nella solitudine e a volte perfino nell’isolamento – che siamo davvero “una cosa sola” grazie all’azione dello Spirito Santo.
Questo libro vorrebbe essere un piccolo aiuto offerto a tutti, per saper scorgere e sperimentare nel dolore, nella sofferenza, nella solitudine e nella paura la vicinanza e la tenerezza di Dio. Certo, la fede non cancella il dolore, la comunione ecclesiale non toglie l’angoscia, ma illumina la realtà e la rivela abitata dall’amore e dalla speranza fondata non sulle nostre capacità, ma proprio su Colui che è fedele e non ci abbandona mai.
Il testo si articola in tre sezioni.
Nella prima troviamo preghiere, riti, suppliche per i momenti difficili. Sono testi che provengono da diversi contesti ecclesiali, appartengono a diverse epoche storiche e per questo possono essere una fonte ulteriore di condivisione a livello della Chiesa universale. Ci sono preghiere per i malati, per la liberazione dal male, per affidarci fiduciosi all’azione dello Spirito Santo.
C’è poi una seconda parte, che raccoglie le indicazioni della Chiesa per continuare a vivere e ad accogliere la grazia del Signore, il dono del perdono e dell’eucaristia, la forza delle celebrazioni pasquali, sebbene non possiamo fisicamente partecipare ai sacramenti.
C’è infine la terza parte, che raccoglie le parole che Papa Francesco ha pronunciato a partire dal 9 marzo scorso per sostenere tutta la comunità ecclesiale in questo tempo di prova: sono per lo più le omelie quotidiane della Messa di Santa Marta e i testi degli Angelus domenicali.
Ascoltare la sua parola ci aiuta a riflettere e a sperare, ci fa sentire in comunione con Pietro e uniti a lui.
Questo libro che il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede ha pensato di preparare mettendolo a disposizione di tutti, ha una caratteristica fondamentale: viene aggiornato costantemente, alla luce dei nuovi interventi del Papa e della “riscoperta” di altri tesori della nostra tradizione ecclesiale. Il libro sarà dunque pubblicato sul sito della Libreria Editrice Vaticana come PDF e potrà
essere scaricato gratuitamente. Più volte a settimana, però, verrà aggiornato e sarà dunque nuovamente scaricabile nella nuova versione aggiornata con l’aggiunta dei nuovi testi.
In copertina c’è un’immagine dell’arcangelo Michele, che protegge la Chiesa contro il male e ci sostiene in questa difficile prova, affinché questo male non riesca a ledere la nostra fiducia nel Padre e la solidarietà tra noi, ma diventi un’occasione per guardare a ciò che è davvero essenziale per le nostre vite e per condividere l’amore accolto da Dio fra noi tutti e in modo particolare con chi oggi ne ha più bisogno.
Andrea Tornielli, Forti nella tribolazione, pp-2-6