Ormai da vari mesi ci accompagna un interrogativo sempre più impellente: come vincere l’islam radicale e gli attentati jihadisti?
L’allarmismo e la paura sempre più diffusa comincia a coinvolgere anche chi sembra non curarsi della cosa. Una confronto sereno puoi aiutarci a trovare un atteggiamento equilibrato e sicuro.
Il Prof. Nabil El Fattah afferma che i foreign fighters europei non sono dei disperati che devono vendicarsi della fame patita, ma degli individui che trovano nella suggestione politico-terroristica del Califfato un ancoraggio identitario, una ragione di vita e di morte. Per contrastare questa deriva, non è solo questione di intelligence, di sicurezza, di militarizzazione delle città, ma va condotta è anche una battaglia culturale. Nello tempo stesso, la lotta di liberazione dal fanatismo integralista deve venire dal di dentro dell’Islam, perché non vi sarà nessuno che dall’esterno ci libererà da questo cancro.
A me pare che ancora sia molto limitata e senza una strategia chiara la battaglia culturale degli europei e quasi inesistente o molto tacita la liberazione dal fanatismo integralista dal di dentro dell’islam.
Vedi anche:Prof. Nabil El Fattah, Capire e vincere l’islam radicale e gli attentati jihadisti: serve una battaglia culturale://www.didatticaermeneutica.it/5142-2/