Educazione al rispetto: al via il Piano nazionale. Stanziati 8,9 milioni di euro per progetti e iniziative.
Sui social intanto è partita la campagna #Rispettaledifferenze. L’obiettivo è chiaro e si legge nella sua introduzione, in un documento reso pubblico dal MIUR: “Promuovere nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado un insieme di azioni educative e formative volte ad assicurare l’acquisizione e lo sviluppo di competenze trasversali, sociali e civiche, che rientrano nel più ampio concetto di educazione alla cittadinanza attiva e globale”. Il tentativo è dunque quello di diffondere e promuovere una cultura del rispetto, tanto necessaria quanto fondamentale nella società di oggi, sempre più minacciata da pregiudizi e preclusioni.
Il video degli studenti “Rispetta le differenze”.
Sono queste le parole diffuse nel video realizzato con le studentesse e gli studenti dell’IC ‘Via N.M. Nicolai’ di Roma, in collaborazione con il laboratorio teatrale integrale Piero Gabrielli. Gli alunni recitano l’articolo 3 della Costituzione riadattando il contenuto al mondo della scuola. “Tutti le studentesse e tutti gli studenti hanno pari dignità sociale e sono eguali a scuola, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Scuola rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza delle studentesse e degli studenti, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva futura partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Proprio l’articolo 3 della Costituzione è la fonte d’ispirazione del Piano nazionale, per contrastare ogni forma di violenza e discriminazione e favorire il reale superamento di ogni forma di disuguaglianza.
Al via la campagna social #Rispettaledifferenze
Per diffondere i contenuti e i messaggi del Piano è partita anche la campagna social con l’hashtag #Rispettaledifferenze, che accompagnerà la pubblicazione di materiali dedicati e di video. Testimonial del mondo dello sport, della cultura e dello spettacolo hanno già aderito alla campagna, diffondendo video e messaggi per i social in cui spiegano perché è importante rispettare le differenze. Fra i nomi compaiono Alice Rachele Arlanch, Luca Barbarossa, Marco ‘Baz’ Bazzoni, Ohara Borselli, Giovanni De Carolis, Paola Cortellesi, Geppy Cucciari, Gaia De Laurentis, Padre Enzo Fortunato, Teresa Mannino, Ermal Meta, Piergiorgio Odifreddi, Nicole Orlando, Valentina Petrini, Mirco Scarantino, Alessandra Sensini, Pino Strabioli, Dario Vergassola e la squadra di pallacanestro di Crema. Aderiscono alla campagna e daranno visibilità ai contenuti del Piano anche il Comitato Olimpico (CONI) e quello paralimpico (CIP), la Federazione Nazionale della Stampa, Rai, La 7, Mediaset, Sky, Skuola.net, Tuttoscuola.
Le risorse: stanziati 8,9 milioni di euro
Con il Piano sono stati stanziati 8,9 milioni di euro per progetti e iniziative per l’educazione al rispetto e per la formazione delle e degli insegnanti. In particolare, 900.000 euro serviranno per l’ampliamento dell’offerta formativa, 5 milioni (fondi PON) per il coinvolgimento di 200 scuole nella creazione di una rete permanente di riferimento su questi temi. Altri 3 milioni sono messi a disposizione per la formazione dei docenti. In attuazione del Piano sono state emanate le Linee guida nazionali (attuazione del comma 16 della legge 107 del 2015) per la promozione dell’educazione alla parità tra i sessi e la prevenzione della violenza di genere. Le Linee guida sono state messe a punto da un Gruppo di esperti istituito presso il MIUR: educazione alla parità tra i sessi e al rispetto delle differenze, anche nel linguaggio quotidiano; prevenzione della violenza contro le donne; prevenzione di tutte le forme di discriminazione; il contrasto alle discriminazioni nel mondo digitale attraverso una piena consapevolezza delle implicazioni presenti nelle interazioni in Rete, l’educazione al rispetto a scuola. Temi importanti, di cui si deve parlare per diventare sempre più consapevoli. “Queste Linee guida – sottolinea la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli – sono frutto di un lavoro di confronto importante, portato avanti con l’obiettivo di trovare il massimo equilibrio e la più ampia condivisione. Quello che mi rende particolarmente orgogliosa è non solo aver formalmente attuato una prescrizione normativa, ma aver dato alle scuole uno strumento culturale importantissimo per combattere le disuguaglianze e gli stereotipi: la legge 107 punta a rendere centrale l’educazione al rispetto e alla libertà dai pregiudizi, riconoscendo dignità a ogni persona, senza esclusioni, nell’uguaglianza di diritti e responsabilità per tutte e tutti”.
Previsto per il 21 novembre il nuovo Patto di corresponsabilità educativa
Il Piano prevede anche il lancio, il prossimo 21 novembre, del nuovo Patto di corresponsabilità educativa per rinsaldare il rapporto tra scuola e famiglia. Sono tanti i punti del Piano. Fra i principali, Fra i punti c’è anche il rafforzamento degli Osservatori attivi presso il Ministero: l’Osservatorio per l’integrazione degli alunni stranieri e l’intercultura, l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica e l’Osservatorio nazionale per il monitoraggio e la promozione delle iniziative in ambito educativo e formativo sui temi della parità tra i sessi e della violenza contro le donne. Inoltre, agli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado, in accordo con il Quirinale e con il Senato della Repubblica, la diffusione della Costituzione. I materiali e le proposte didattiche sui temi del Piano saranno pubblicati sul portale Noi siamo pari.
Fedeli: “Il rispetto significa fortificare la democrazia”
“Il lancio di questo Piano ci rende orgogliosi ed è particolarmente importante – ha sottolineato la ministra Valeria Fedeli durante la presentazione del Piano – perché il rispetto delle differenze è decisivo per contrastare violenze, discriminazioni e comportamenti aggressivi di ogni genere; perché il rispetto include un modo di sentire e un modo di comportarsi e relazionarsi fondamentali per realizzare l’articolo 3 della Costituzione, cui tutto il Piano si ispira; perché la scuola deve, può e vuole essere un fattore di uguaglianza, protagonista attiva di quel compito, ‘rimuovere gli ostacoli’, che la Repubblica assegna a se stessa. Ascolto, dialogo, condivisione: il rispetto significa fortificare la democrazia, migliorare la qualità di ogni esperienza di vita, contribuire a far crescere condizioni di benessere per tutte e tutti. Con il Piano mettiamo a disposizione delle scuole risorse e strumenti operativi specifici, pensati come l’avvio di un percorso che si prolungherà nel tempo per accompagnare quel cambiamento positivo della società che la scuola può contribuire a realizzare”.
Sara Riboldi, nov 3, 2017,
http://ischool.startupitalia.eu/education/61313-20171103-educazione-al-rispetto-miur-stanzia-89-milioni-euro