Il film ripercorre l’esistenza di Jorge Bergoglio, dalla nascita in una famiglia di immigrati italiani a Buenos Aires, fino all’elezione al Soglio Pontificio: «La sua umiltà ci ha conquistati, abbiamo voluto mostrarlo come un uomo che non si è mai arreso, che ha saputo attraversare Inferno, Purgatorio, Paradiso, che ha conosciuto sofferenze enormi, che l’hanno messo a dura prova».
Sullo schermo, nei panni del Papa da giovane recita Rodrigo De La Serna, mentre Sergio Hernandez lo ritrae nella seconda fase della vita. Dalla giovinezza di ragazzo, peronista, con fidanzata, amici e una professoressa di chimica, Esther Ballestrino, cui rimarrà legato per sempre, ai terribili anni della dittatura di Videla, l’avventura di Bergoglio è ricostruita attraverso la sua «costante difesa degli ultimi e degli emarginati», che siano i perseguitati del regime o gli abitanti delle periferie più desolate. Il racconto si chiude con la serata in cui «in una piazza San Pietro stracolma di folla, Bergoglio saluterà il mondo con la schietta semplicità e l’umanità profonda con cui tutti siamo abituati a conoscerlo».
Il Gruppo Mediaset dal 3 dicembre distribuirà l’opera tramite Medusa in 700 sale italiane. Il film sarà proiettato in anteprima mondiale in Vaticano, il primo dicembre: «Siamo ospiti in Sala Nervi – dice Valsecchi – è già questo è un regalo grandissimo, la conclusione di un cammino lungo e entusiasmante che io e Luchetti abbiamo compiuto insieme e che ha segnato le nostre storie private, oltre che professionali». Un percorso impegnativo, 15 settimane di riprese, in Argentina, Germania, Italia, 3000 comparse, ricerche storiche e religiose, il tutto per un budget di 12 milioni di euro.
L’idea di partenza si deve a Valsecchi e risale a pochi mesi dopo l’elezione di papa Francesco: «Quel “buonasera” pronunciato con leggerezza e profondità ci ha emozionato tutti, subito. Da quel momento ho coltivato il progetto di scoprire chi fosse Francesco. Un grande esempio per noi e per la nostra generazione».
di Fulvia Caprara, in “La Stampa” del 5 novembre 2015