Rinnovare l’educazione: necessità e nuove opportunità: Rivista numero 3 del 2022

Si apre il nuovo anno scolastico 2o22-23. L'assenza delle mascherine in classe, la fine del distanziamento tra i banchi infondono tra i ragazzi un sorriso di sollievo e la speranza di avere ormai alle spalle la drammatica esperienza della pandemia. Il contesto socio economico intorno alla scuola non sembra però molto favorevole a promuovere e sostenere la spinta verso un rinnovamento. Le conseguenze economiche delle sanzioni contro la guerra russo ucraina sembrano riproporre le incertezze che da decenni affliggono le istituzioni scolastiche. In tutto questo colpisce la riduzione del numero dei docenti e soprattutto degli studenti rispetto al 2021. Tra il 2021 e oggi abbiamo perso quasi 300.000 studenti. Gli insegnanti sono 801.000 a tempo indeterminato, 90.000 di sostegno, 45.000 a tempo determinato. Le principali Associazioni di categoria dei dirigenti, docenti, famiglie e studenti lanciano un appello ai responsabili politici perché si impegnino nel superamento delle criticità. Il Presidente dell'Associazione Nazionale Presidi (ANP) dichiara. "Le prassi didattiche sono superate e vanno radicalmente rinnovate per risultare efficaci". La visione ermeneutica esistenziale ci ricorda che l'innovazione non consiste tanto nell'ammodernamento delle strutture, quanto nel rinnovamento dei processi educativi centrati sui bisogni degli studenti e sulla costruzione collaborativa delle risposte. Buona lettura.