Secondo lo Spirito’ è il film sulla vita del cardinale Giacomo Lercaro che Tv2000 ha trasmesso domenica 22 aprile in prima serata, a cinquant’anni dal termine del suo incarico come arcivescovo di Bologna nel 1968.
Figura di spicco del ‘900, Giacomo Lercaro fu Vescovo di Bologna dal 1952 al 1968, inviato dal Papa per arginare il dilagante ateismo nella città simbolo del comunismo occidentale. Inizialmente fedele alla missione affidatagli, Lercaro iniziò però a sviluppare un dialogo costruttivo con i comunisti bolognesi, fino a quando lo stesso Vaticano gli chiese di farsi da parte nel 1968, un mese dopo la risonanza mondiale del suo discorso sulla pace, in cui chiese agli Stati Uniti d’America di interrompere la guerra in Vietnam.
“Se condividiamo il pane celeste, come non condivideremo il pane terreno?”: è questa la frase che il card. Giacomo Lercaro fece scrivere sull’altare della cattedrale. Al concilio Vaticano II – di cui fu uno dei quattro moderatori – il cardinale Lercaro sostenne la necessità della povertà della Chiesa, guidò la riforma liturgica, promosse la collegialità fra Papa e vescovi, un mondo del lavoro solidale ed equo e un nuovo confidente rapporto fra Chiesa e mondo. Rapporto col mondo ch’egli ha perseguito davvero con coraggio, in una continua ricerca della pace e del bene comune, come dimostrò nel rapporto sviluppato negli anni post conciliari con la città di Bologna.
Nel film parlano del cardinale Lercaro: Umberto Bedendo, mons. Luigi Bettazzi, Nicla Buonasorte, Guido Fanti, Emma Fattorini, Giampiero Forcesi, Giuliano Gresleri, Raniero La Valle, Fabrizio Mandreoli, mons. Marcello Semeraro, mons. Ernesto Vecchi.
 
Descrizione
Regia: Lorenzo K. Stanzani
Anno di produzione: 2018
Durata: 72′
Tipologia: documentario
Genere: biografico/religioso
Paese: Italia
Produzione: in collaborazione con TV2000
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: DCP, colore e bianco/nero
Titolo originale: Secondo lo Spirito. Un Film sul Cardinale Giacomo Lercaro
 
 
Lercaro, su Tv2000 il film sul “Cardinale senza paura”
di Tiziana Lupi
Due giorni fa Tv2000 ci ha mostrato le immagini della visita di papa Francesco nella terra di don Tonino Bello; oggi, in prima serata, propone Secondo lo Spirito, un film di Lorenzo K. Stanzani sul cardinale Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna dal 1952 al 1968. Si tratta, naturalmente, di scelte di palinsesto dettate al direttore Paolo Ruffini dall’attualità: la visita del pontefice ad Alessano e Molfetta, da un lato e, dall’altro, il pellegrinaggio a Roma delle diocesi di Bologna e di Cesena-Sarsina. Eppure c’è un filo sottile, ma estremamente resistente, che lega tra loro tutte queste figure: la Chiesa povera, dei poveri e per i poveri, e la necessità di guardare al Vangelo come unico, vero, punto di riferimento nella propria vita e nella propria missione. Anche a costo di suscitare più critiche che consensi: «Il profeta può incontrare dissensi e rifiuti, anzi, è normale che, almeno in un primo momento, questo accada; ma se ha parlato non secondo la carne ma secondo lo Spirito, troverà più tardi il riconoscimento di tutti» disse Lercaro nell’omelia del 1° gennaio 1968.
È proprio questo che Stanzani si propone con il suo film, grazie alle testimonianze (tra le tante, quelle del vescovo di Bologna monsignor Matteo Maria Zuppi e del vescovo ausiliare emerito di Bologna monsignor Ernesto Vecchi), ai filmati di repertorio e agli spezzoni audio con la voce di Lercaro: far conoscere e riconoscere a tutti la portata del contributo alla Chiesa di quell’arcivescovo che, per la determinazione nel portare avanti le sue scelte nei difficili tempi pre e post conciliari, fu definito «il Cardinale senza paura». Che non esitava a chiedere a tutti i cristiani: «Perché abbiamo tradito il Vangelo? Sono vent’anni che lo facciamo a nostra misura» e che riteneva necessario unire la radicalità evangelica alle azioni concrete da fare: «Se condividiamo il pane celeste, come non condivideremo il pane terreno?» è la frase che fece scrivere sull’altare della cattedrale di Bologna.
Secondo lo Spirito ripercorre la sua vita: dalla nascita, nel 1891, a Genova, quinto dei nove figli di una famiglia povera, all’ordinazione nel 1914; dalla decisione di provare a scrivere la Messa in italiano, perché tutti potessero comprenderla, ben prima del Concilio Vaticano II agli anni del nazifascismo durante i quali non esita a nascondere ebrei e perseguitati per sottrarli alla furia della persecuzione; dalla scelta di essere sempre e comunque al fianco degli ultimi tanto da causare persino l’intervento della Cia, che decide di indagare su quel vescovo sospettato di comunismo, alla decisione di prendere una posizione netta contro la guerra in Vietnam, chiedendo apertamente agli Stati Uniti di cessare i bombardamenti. Una scelta che gli costò la richiesta, da parte di Paolo VI, di dimettersi dall’incarico di vescovo. Il regista afferma: «Credo fermamente che l’operato di Lercaro abbia ancora tanto da dare; anzi, come spesso accade, si può dire che oggi è più facile comprendere la visione di Chiesa che egli manifestava allora. Forse in anticipo sui tempi».
in “Avvenire” del 22 aprile 2018