Otto ospiti per giudicare quattro figure simbolo del potere. Quello religioso di Jorge Mario Bergoglio, quello politico di Angela Merkel e quello polpulista di Beppe Grillo. E infine quello della parola, associato a Matteo Renzi. Il Teatro Eliseo di Roma dedica i mercoledì di maggio ad un viaggio di approfondimento, curato e condotto da Lucia Annunziata, attraverso la gestione della leadership nel XXI secolo vista da prospettive diverse. È il Processo al potere, allestito con le testimonianze di intellettuali, giornalisti ed esperti.
“Il potere attuale – spiega Annunziata – è in pieno cambiamento, forte e debole, attraversato da rotture di classe, di geografia, di religioni, di genere, di razze, di generazioni e come mai prima personalizzato, materializzato nel fattore umano della preminenza dei leader: un pugno di uomini e donne che possono fare o disfare la differenza”. E tra questi uomini c’è papa Francesco, il primo pontefice d’Oltreoceano, il primo a condensare la sua filosofia di una Chiesa “povera e per i poveri” già nella scelta di un nome impegnativo. A lui è dedicata la prima serata della rassegna, in programma domani alle 19 e trasmessa in diretta streaming su Repubblica.it. Gli ospiti sono Eugenio Scalfari, da tempo protagonista di un colloquio personale con Bergoglio, e il segretario generale della Cei Nunzio Galantino, il vescovo chiamato da una diocesi di periferia per coordinare il processo di riforma dell’episcopato italiano fuori dagli schemi di un altro potere, quello consolidato da tempo tra i presuli.
Mercoledì 11 maggio il focus sul palco dell’Eliseo si sposta sull’Europa e sullo stile della cancelliera tedesca: è il ‘metodo Merkel’, tratteggiato nei suoi saggi dall’economista Veronica De Romanis, che ne parlerà sul palco insieme a Gian Enrico Rusconi, studioso da anni della società e della politica tedesca. Sette giorni dopo, il terzo appuntamento è sul populismo grillino con la politologa